Il poema di Guido Celli recita: “La pietra non si poggia a nulla / se non a sé stessa, la pietra quindi / è la prima parola di una lingua / è l’inizio dei fatti, l’origine del discorso”. Questo estratto spiega perfettamente perché il titolo di questo poema è stato scelto anche per il nuovo documentario sull’Etna, scritto e diretto da Mauro Maugeri e Daniele Greco. “Pietra madre” (68’, 2024, Italia) verrà presentato in anteprima mondiale alla 70esima edizione del Taormina Film Festival, quest’anno diretto da Marco Müller.
“Pietra madre” racconta le vite di quattro personaggi: il vulcanologo Boris Behncke; padre Samson Socorro Fernandes, sacerdote della chiesa di Pennisi; Bahman Alaj, professore spirituale iraniano; e Nunzia Testa, custode delle tradizioni curative siciliane. Ognuno di loro, a modo suo, percepisce il respiro dell’Etna.
Il terremoto di Santo Stefano del 2018 e la spettacolare attività eruttiva degli ultimi anni fanno da sfondo a ciascuna storia. In “Pietra madre”, la narrazione non è affidata alle parole dei protagonisti, ma ai suoni delle loro azioni e dell’ambiente circostante. Telefonate, preghiere, liturgie e respiri costituiscono la colonna sonora del film, accompagnata dalle musiche originali di Riccardo Leotta.
La prima proiezione internazionale di “Pietra madre” si terrà mercoledì 17 luglio al Palazzo dei Congressi di Taormina, durante la 70esima edizione del Taormina Film Festival. Il film è stato selezionato nella sezione Officina Sicilia. Marco Müller, direttore artistico del TFF, ha dichiarato: «Con Pietra Madre, due nuovi autori (registi posseduti dalla Muntagna) proseguono lo storico poema visivo di Jean Epstein e Ugo Saitta, raccontando l’Etna in modo inedito e sorprendente».
Müller aggiunge: «Il fascino del vulcano ha incantato anche altri cineasti. Nessuno prima di Greco e Maugeri l’aveva raccontato così in presa diretta, con un paesaggio sonoro che costituisce l’ossatura del film, attraverso le vite di quattro personaggi osservate dalla macchina da presa. Siamo felici che la prima mondiale di “Pietra madre” possa testimoniare come il nuovo cinema siciliano intenda andare avanti a 360 gradi».
Daniele Greco e Mauro Maugeri dichiarano: «Il paesaggio in questo film è il vero protagonista. Da qui l’idea di sviluppare la storia di quattro approcci umani alla mutevolezza della natura: scienza, fede, misticismo e magia. Il vulcano e i suoi boati, i parossismi, le emissioni di gas rappresentano l’elemento principale con cui l’essere umano si confronta e dal quale si lascia condizionare nella ricerca dell’assoluto. La natura, con la sua totale imprevedibilità, è un soggetto con cui convivere e scontrarsi».
La selezione al Taormina Film Festival conferma il successo di un team consolidato. Il cast tecnico, che include i registi, Antonio Toscano al montaggio, Fabio Trombetta al suono e Giulia Iannello alla produzione esecutiva, lavora insieme dal 2015 al progetto Sicily folk doc, che comprende tre pluripremiati cortometraggi e il documentario “I Misteri”, applaudito in festival di tutto il mondo.
“Pietra madre” è una produzione Artescienza Sas, in collaborazione con l’associazione culturale Scarti ETS, ed è realizzata nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (Patto per il Sud) FSC 2014-2020.
Pietra Madre Trailer from Associazione culturale Scarti on Vimeo.