Palinsesti Rai: Dopo 30 Anni, Ranucci Non Compare – Report Richiede Rispetto

La Clamorosa Assenza di Ranucci alla Presentazione dei Palinsesti Rai: “Report Merita Rispetto”

ROMA – Una notizia che scuote il mondo del giornalismo italiano. Sigfrido Ranucci, storico volto di "Report", per la prima volta in 30 anni, non sarà presente alla presentazione dei palinsesti Rai, in programma il 19 luglio a Napoli. L’annuncio sorprendente è arrivato dallo stesso Ranucci durante una recente tappa della presentazione del suo libro "La scelta", al ‘Libro possibile’ di Polignano.

Un Segnale Forte

Ranucci, visibilmente contrariato, ha spiegato le ragioni della sua assenza in modo chiaro e diretto: “Non parlo della Rai perché voglio evitare un provvedimento disciplinare, dico solo che per la prima volta in 30 anni non vado alla presentazione dei palinsesti”. Le sue parole fanno riflettere sulla condizione attuale di "Report", una delle trasmissioni più seguite e apprezzate di Rai Tre. Nei mesi scorsi, ci sono state ipotesi di spostamento di fascia oraria per la trasmissione, un cambiamento mal visto dal pubblico e dalla squadra stessa di "Report".

La Dedizione al Pubblico

“Report, una risorsa interna, essendo stata premiata come la migliore trasmissione di informazione, quella che incarna di più il servizio pubblico, merita in assoluto più rispetto”, ha ribadito con forza Ranucci. La sua dichiarazione sottolinea l’importanza di valorizzare un programma che ha sempre puntato sull’informazione libera e indipendente, senza piegarsi ai giochi di potere.

Un Legame Unico con il Pubblico

“L’affetto della gente che ho trovato in questi giorni non ha prezzo, mi ha fatto riconciliare con le scelte che ho fatto in questi anni, di privilegiare il pubblico come unico editore di riferimento, di essere rimasto me stesso, senza padrini politici, senza padrini tra i poteri forti. L’indipendenza è uno stato dell’anima”, ha dichiarato il giornalista.**

La Situazione del Giornalismo Investigativo in Italia

Ranucci non ha mancato di fare il punto sulla delicata situazione del giornalismo investigativo in Italia. "Abbiamo 270 giornalisti che sono sotto tutela per il tipo di lavoro che fanno, abbiamo il record mondiale di politici che denunciano i giornalisti, abbiamo una serie di leggi liberticide che stanno per essere approvate, alcune le hanno approvate, che portano verso l’oblio di stato, si presume il carcere per i giornalisti che divulgano notizie illecitamente raccolte"", ha sottolineato, tracciando un quadro preoccupante e denunciando la crescente difficoltà per i professionisti dell’informazione di operare serenamente.

Conclusione

La clamorosa decisione di Ranucci di non partecipare alla presentazione dei palinsesti Rai rappresenta un potente messaggio di dissenso e un appello affinché "Report" e, più in generale, il giornalismo investigativo ricevano il rispetto e la tutela che meritano. Sarà interessante vedere come la Rai risponderà a questa assenza e quali saranno le conseguenze per la prestigiosa trasmissione.