Secondo Ordine di Custodia per Giovanni Toti: Presunti Finanziamenti Occulti per Campagna Elettorale
GENOVA – Un nuovo colpo di scena scuote il mondo politico ligure. Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, già sospeso e sottoposto ai domiciliari a partire dal 7 maggio scorso per un’inchiesta di corruzione, si trova ora ad affrontare un ulteriore provvedimento giudiziario. La procura di Genova ha chiesto e ottenuto dalla Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), Paola Faggioni, un secondo ordine di misura cautelare nei confronti del presidente.
L’accusa riguarda presunti finanziamenti illeciti per spot elettorali. Secondo gli inquirenti, gli spot sarebbero stati finanziati in modo fraudolento dalla catena di supermercati Esselunga e trasmessi sul maxi schermo di Primocanale, situato in cima a Terrazza Colombo, in vista delle elezioni comunali genovesi del 2022.
L’inchiesta coinvolge anche altre figure di rilievo. Tra gli indagati figurano Matteo Cozzani, ex capo di gabinetto, Maurizio Rossi, ex senatore e proprietario di Primocanale, e Francesco Moncada, ex consigliere di amministrazione di Esselunga. La complessità del caso si arricchisce di numerosi interrogativi e lascia aperta la strada a ulteriori sviluppi.
Nonostante questo nuovo provvedimento, il presidente Toti potrà comunque incontrare il vicepremier Matteo Salvini, come autorizzato dalla GIP. Il colloquio, previsto per domani alle 13 ad Ameglia, rappresenta un momento cruciale in un periodo già turbolento per la politica regionale.
La vicenda non mancherà di suscitare un ampio dibattito sia tra gli esponenti politici che nell’opinione pubblica. Gli sviluppi futuri saranno fondamentali per chiarire le responsabilità e le eventuali conseguenze sul piano politico e giudiziario.
La regione Liguria si trova così immersa in un momento di grande incertezza, con il suo presidente che deve affrontare questioni giudiziarie complesse e potenzialmente devastanti per la sua carriera e l’immagine della giunta regionale.