Bonolis critica il Festival di Sanremo: è solo una lunga Domenica In con la gara in mezzo!

Paolo Bonolis contro il Festival di Sanremo: "Sembra una lunga puntata di ‘Domenica In’"

Giffoni – Durante l’inaugurazione della 54esima edizione del Giffoni Film Festival, Paolo Bonolis ha espresso forti critiche nei confronti delle recenti edizioni del Festival di Sanremo. Secondo il celebre conduttore, la manifestazione canora ha perso la sua unicità e il prestigio degli anni passati.

Un Festival senza più grandi ospiti

"Al Festival di Sanremo non ci sono più grandi ospiti," ha dichiarato Bonolis. "Credo che costino troppo. Visto che non c’è controprogrammazione, è sufficiente fare delle lunghe puntate di ‘Domenica In’ con una gara canora in mezzo. Può anche darsi che sia questo il ragionamento, ed è economicamente più che legittimo". Queste parole hanno suscitato non poca sorpresa, ricordando come le edizioni da lui condotte nel 2005 e 2009 fossero caratterizzate proprio dalla presenza di ospiti di rilievo internazionale.

L’importanza di creare un evento unico

Bonolis ha sottolineato che un evento televisivo deve essere un evento unico: "Credo che un evento, l’evento della televisione italiana, vada eventizzato. E per eventizzarlo deve uscire qualcosa che altrimenti nei mesi precedenti la televisione italiana non è in grado di offrirti: allora diventa un evento". Per il conduttore, parte di questa unicità risiede nella capacità di innovazione e nella presenza di elementi distintivi che rendano il festival una manifestazione imperdibile.

Le innovazioni delle edizioni Bonolis

Parlando delle sue edizioni, Bonolis ha ricordato con orgoglio le numerose innovazioni introdotte: "Nel 2005 abbiamo veramente cambiato il festival rispetto a quello che era prima, mi è stata data la possibilità di poterlo cambiare dalla scenografia, portando l’orchestra nel golfo mistico". Inoltre, ha menzionato la creazione della serata dei duetti o cover, nata da un’idea sperimentata nel 2005. "Permisi ai cantanti di reinterpretare le loro canzoni in una maniera differente", ha raccontato, spiegando che questa innovazione ha resistito nel tempo ed è ancora apprezzata oggi.

Riflessioni sull’ultima edizione di Amadeus

Commentando l’edizione 2024 di Sanremo, l’ultima dell’era Amadeus, Bonolis ha elogiato l’estetica del programma, ma ha puntualizzato che anche il contenuto dovrebbe essere più sostanzioso. "C’era una fotografia bellissima, una scenografia meravigliosa. Ci sono delle cose fatte bene ma secondo me anche il contenuto dovrebbe essere un po’ più sostanzioso", ha osservato.

Riconoscimenti mancati

Riguardo al riconoscimento delle sue innovazioni, Bonolis ha manifestato un atteggiamento filosofico: "Se le cose ti vengono riconosciute son contento, se non ti vengono, questo vuol dire che è meglio non riconoscerle per chi sta raccontando. La storia è fatta non solo di affermazioni, ma anche di negazioni. E non solo di negazioni, ma anche di silenzi".

Considerazioni finali

Le parole di Bonolis mettono quindi a nudo una visione critica ma anche propositiva di un evento che dovrebbe rappresentare il culmine della creatività televisiva e musicale italiana. Le sue riflessioni aprono un dibattito importante sulla direzione futura del Festival di Sanremo, sollecitando un ritorno a quella unicità e innovazione che lo hanno reso celebre.