Roma, scoperti gli aggressori ventenni e incensurati della coppia gay all’Eur

Identificati gli aggressori della coppia gay all’Eur: sono ventenni e incensurati

Roma, 20 luglio 2024 – Le forze dell’ordine hanno fatto un significativo passo avanti nell’indagine sull’aggressione avvenuta nel quartiere dell’Eur a Roma. Sono stati identificati i quattro responsabili dell’attacco omofobo ai danni di una coppia gay. Si tratta di tre uomini e una donna, tutti poco più che ventenni e incensurati.

La brutale aggressione, avvenuta lo scorso weekend, ha scosso profondamente la comunità. Le vittime, due ragazzi che si tenevano per mano mentre attraversavano la strada, sono stati improvvisamente attaccati da un’auto. Dopo aver tagliato loro la strada, quattro individui sono scesi dal veicolo e hanno iniziato a picchiarli con calci, pugni e persino con una cintura, urlando insulti omofobi.

A rendere ancora più inquietante l’accaduto è stato il comportamento dei passanti, che invece di intervenire per fermare l’attacco, hanno preferito filmare la scena. Solo dopo un lungo e doloroso momento, qualcuno ha finalmente fermato gli aggressori.

Le vittime, coraggiose e determinate, hanno deciso di denunciare l’accaduto e di condividere il video dell’orribile aggressione per aiutare a identificare i loro assalitori. Questo gesto ha portato frutti, con le forze dell’ordine che sono riuscite a rintracciare i quattro colpevoli. I due ragazzi sono poi stati nuovamente ascoltati dai carabinieri e hanno confermato il riconoscimento degli aggressori dalle foto fornite.

Il prossimo passo dell’indagine sarà l’invio di un’informativa alla Procura, aprendo così la strada alle procedure legali contro i quattro ventenni. Questo caso ha suscitato non solo indignazione ma anche un forte richiamo all’importanza di denunciare le violenze e di mantenere alta la guardia contro episodi di omofobia e discriminazione.

L’episodio ha acceso il dibattito sulle condizioni di sicurezza e sull’importanza di una società che non rimanga inerte di fronte a simili atti di violenza. Molti hanno espresso solidarietà alle vittime e richiesto un intervento più deciso delle autorità per prevenire e punire atti di odio.

L’indignazione pubblica è stata inoltre amplificata dalla diffusione del video dell’aggressione, che ha rapidamente fatto il giro dei social network. Le immagini scioccanti hanno mostrato la brutalità dell’attacco e l’indifferenza dei testimoni.

La speranza è che episodi come questo possano sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e portare a una maggiore consapevolezza e un rafforzamento delle misure contro l’omofobia e la violenza.