Profuma come Agamennone: L’Università di Bologna ricrea l’olio profumato degli eroi micenei
Un team di ricercatori dell’Università di Bologna ha realizzato un affascinante progetto archeologico che potrebbe far invidiare persino le pubblicità odierne. Grazie al lavoro di un gruppo guidato dalla studentessa Laura Bellinato, è stato ricreato l’antico olio profumato dei micenei, un prodotto ricercatissimo che risale a circa 3.500 anni fa. Questo unguento, conosciuto come “olio miceneo”, veniva commerciato in tutto il Mediterraneo e ora rivive grazie a studi innovativi su testi antichi.
Il segreto svelato dalla scrittura in Lineare B
Il team ha decifrato alcuni testi scritti in Lineare B, un sistema di scrittura utilizzato dalla civiltà micenea, comparando queste antiche informazioni con trattati medici greci. Questo impegno ha permesso agli studiosi di ricostruire non solo la formulazione ma anche il metodo di produzione di quest’olio utilizzato anticamente per la cura del corpo. “L’olio miceneo era molto ricercato per la sua alta qualità”, spiega Bellinato, "ed era usato sia per funzioni religiose che per la cura personale.”
Una tradizione di profumeria e benessere
Micene, oltre ad essere un fulcro politico e culturale dell’epoca, era famosa anche per la sua industria di profumi. “Non era solo la capitale di città-stato ma anche un importante centro di produzione di oli profumati”, sottolinea la ricercatrice. Grazie a varie testimonianze scritte e archeologiche, i ricercatori sono stati in grado di delineare la storia e l’importanza di questi prodotti, utilizzati non soltanto per la bellezza ma anche per il benessere.
Dal passato al presente: la rinascita di un olio leggendario
Il cuore di questo progetto è rappresentato dalla combinazione di scienza e umanità. “Per realizzarlo, utilizzavamo diverse piante tipiche, trattate con molteplici passaggi, per estrarre non solo il loro profumo ma anche le loro proprietà curative”, prosegue Bellinato. Le tavolette in Lineare B contenevano informazioni preziose che, insieme ad altre fonti, hanno permesso di replicare la ricetta ancestrale.
Un futuro profumato: dall’idea alla commercializzazione
Grazie alla professoressa Silvia Ferrara, coordinatrice del progetto ERC Inscribe, e a Claudia Tomasini del Dipartimento di Chimica, il team ha già prodotto un primo campione dell’olio miceneo, con risultati promettenti. “Siamo entusiasti dei risultati iniziali e ora vogliamo perfezionare questo prodotto dalle profonde radici storiche per portarlo sulle attuali scenari commerciali,” annunciano i ricercatori.
La possibilità di profumare come il Re dei re o Elena di Sparta non è più solo un sogno, ma diventa un obiettivo tangibile per il team di ricerca. Grazie a questa innovativa iniziativa, la storia dei micenei potrebbe tornare a risuonare nel mondo contemporaneo, portando con sé il fascino e l’esperienza di un’epoca antica.