Funerali delle tre vittime del crollo a Scampia: un momento di dolore e riflessione

Scampia in lutto: iniziano i funerali delle vittime del crollo

NAPOLI – Alle 9 di questa mattina, in piazza Giovanni Paolo II, sono iniziati i funerali di Roberto Abruzzo, Margherita Della Ragione e Patrizia Della Ragione, le tre vittime del tragico crollo avvenuto la sera del 22 luglio nella Vela Celeste. La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo metropolita di Napoli, Domenico Battaglia, e ha visto la partecipazione di un’ampia folla, unita nel dolore e nella solidarietà.

A causa delle temperature elevate e di ondate di calore previste, il prefetto Michele Di Bari ha disposto l’anticipo dell’orario della celebrazione. La giornata è stata proclamata di lutto cittadino dal sindaco Gaetano Manfredi, che ha ordinato l’esposizione delle bandiere a mezz’asta in segno di rispetto per le vittime.

Tra i volti noti presenti, oltre al sindaco e al prefetto, spiccavano il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e l’ex presidente della Camera, Roberto Fico. In prima fila, si sono radunati i familiari delle vittime, riconoscibili per le magliette bianche che richiamano alla memoria le immagini dei defunti, accompagnate dalla scritta “Giustizia sia fatta”.

L’atmosfera è stata segnata da un profondo senso di tristezza e desiderio di giustizia. All’ingresso della piazza, sono stati posizionati palloncini bianchi, simbolo di speranza e memoria, mentre i gonfaloni del Comune di Napoli e della Regione Campania hanno reso omaggio ai defunti.

Questa cerimonia non rappresenta solo un momento di raccoglimento per le famiglie colpite dalla tragedia, ma anche un’occasione per la comunità di Scampia di riflettere su tematiche più ampie riguardanti la sicurezza degli edifici e il futuro del quartiere. La richiesta di giustizia si fa sempre più sentita, non solo per le vittime, ma per tutta una comunità che chiede risposte concrete e azioni decisionali affinché tragedie simili non si ripetano più.

In queste ore di grande dolore, Scampia si unisce in un abbraccio collettivo, riempiendo piazza Giovanni Paolo II di affetto e solidarietà. Un segnale potente che richiama all’unità e alla necessità di affrontare i problemi che affliggono il territorio.