Paltrinieri denuncia: Nuotare nella Senna inquinata è una beffa!

Paltrinieri contro le gare nella Senna: "È una presa in giro"

ROMA – Gregorio Paltrinieri, star del nuoto di fondo italiano, ha alzato la voce contro l’organizzazione delle gare previste nella Senna, esprimendo preoccupazioni per le condizioni dell’acqua. In un intervento duro e appassionato, ha dichiarato: “Ci hanno investito troppo. Non puoi organizzare una gara così senza averla mai provata”. Queste parole rimarcano la sua frustrazione nei confronti di una location considerata inadeguata per competizioni di alto livello.

L’atleta ha sollevato principalmente due quesiti: la temperatura dell’acqua, che potrebbe rivelarsi troppo fredda, e la presenza di correnti, tipiche di un fiume. Paltrinieri ha sottolineato che “probabilmente l’acqua è sporca”, mettendo in dubbio la sicurezza delle gare in queste condizioni.

In un momento di chiara tensione, ha aggiunto: “Mi sembra un po’ una presa in giro”, alludendo alla possibilità che le competizioni si tengano nonostante i potenziali rischi legati alla presenza di Escherichia Coli.

Nonostante queste preoccupazioni, Paltrinieri mantiene la sua concentrazione sulle prossime competizioni, preparando la sua mente per gli 800 metri, e successivamente per i 1500 metri. Ha affermato: “Il mio modus operandi di queste due settimane è tutto qui”, dimostrando un approccio determinato e focalizzato.

Rivolgendo uno sguardo al passato, l’atleta ha riflettuto sul percorso del nuoto italiano, dal 2012 a oggi: “Quando sono arrivato io nel 2012 prendevamo zero medaglie. Poi siamo passati alle 3 di Rio”. Grazie alla sua esperienza, Paltrinieri si sente più forte e pronto a competere, anche se riconosce che la sua carriera è in evoluzione.

“Ho cercato di fare la cosa giusta giornalmente per arrivare qui senza sciupare tempo”, ha concluso. La sua determinazione a non avere paura di mettersi in gioco si riflette nella serietà con cui affronta ogni competizione. Come atleta esperto e campione, Gregorio Paltrinieri continua a lottare non solo nelle acque delle competizioni, ma anche per garantire che le condizioni siano adeguate per tutti gli sportivi coinvolti.