Un mesto addio a Erica Ash, stella di Scary Movie

Addio a Erica Ash, l’attrice di ‘Scary Movie’

ROMA – L’industria cinematografica piange la scomparsa di Erica Ash, celebre per i suoi ruoli in ‘Scary Movie’ e ‘Survivor’s Remorse’. L’attrice, che aveva solo 46 anni, ha combattuto a lungo contro un cancro al seno, affrontando con coraggio e determinazione una malattia che purtroppo ha avuto la meglio su di lei.

La notizia della sua morte è stata comunicata dalla madre, Diann Ash, che ha espresso il dolore della famiglia attraverso il sito Tmz. “Siamo profondamente addolorati nell’annunciare la scomparsa della nostra amata figlia, sorella e amica Erica Chantal Ash,” ha dichiarato. La madre ha aggiunto che "dopo una lunga e coraggiosa battaglia contro il cancro, si è spenta serenamente circondata dai suoi cari.” Erica Ash, ha sottolineato Diann, “era una donna straordinaria e un’intrattenitrice di talento,” la cui memoria vivrà per sempre nel cuore di chi l’ha conosciuta.

Nata nel 1977, Erica Ash ha iniziato la sua carriera nel 2006, guadagnandosi il pubblico attraverso il programma ‘The Big Gay Sketch Show’. Tuttavia, il grande successo è arrivato nel 2013 con ‘Scary Movie 5’, che le ha aperto molte porte nel panorama televisivo e cinematografico. Negli anni successivi, Ash ha recitato in diversi progetti, tra cui il film ‘Kristy’ e ha avuto un ruolo significativo nella serie ‘Real Husbands of Hollywood’ dal 2013 al 2016.

Dal 2014 al 2017, ha incantato il pubblico con la sua interpretazione in ‘Survivor’s Remorse’, mentre nel 2018 ha partecipato al film ‘Uncle Drew’, diretto da Charles Stone III. Amata per la sua versatilità e talento, lo scorso anno ha recitato al fianco di Anthony Mackie in ‘Un fantasma in casa’, dimostrando ancora una volta le sue straordinarie doti d’attrice.

La sua prematura morte lascia un vuoto incolmabile nel cuore di numerosi fan e colleghi, ma il suo lascito artistico continuerà a brillare attraverso le opere che ha realizzato. La comunità del cinema ricorda Erica Ash non solo per i suoi ruoli iconici, ma anche per la sua forza e resilienza di fronte alla malattia.