Medio Oriente in Tensione: La Guida Suprema dell’Iran Annuncia Ritorsioni dopo l’Assassinio di Ismail Haniyeh
Roma – Un clima di crescente tensione si respira nel Medio Oriente dopo l’assassinio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto a Teheran. La Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha dichiarato che ci sarà “una punizione severa” per quello che ha definito “regime sionista terrorista e criminale”, un chiaro riferimento a Israele.
Khamenei ha rilasciato queste dichiarazioni durante un incontro avvenuto proprio il giorno prima dell’attentato, in cui aveva accolto Haniyeh in occasione del giuramento del nuovo presidente iraniano, Masoud Pezeshkian. L’assassinio ha colto impreparate le autorità iraniane, suscitando indignazione e un’immediata reazione da parte del governo di Teheran.
I funerali di Haniyeh sono previsti per domani a Teheran, dove sono stati proclamati tre giorni di lutto nazionale. Nella sua dichiarazione, Khamenei ha descritto Haniyeh come “un coraggioso e autorevole capo dei mujahideen palestinesi”, affermando che il leader di Hamas si è “ricongiunto con Allah”. La Guida suprema ha anche sottolineato che “il grande fronte della resistenza è in lutto”, evidenziando il profondo impatto che la sua morte avrà per i suoi sostenitori e per il movimento palestinese.
L’agenzia di stampa iraniana Irna ha riportato con enfasi le dichiarazioni di Khamenei, segnalando la determinazione del regime a rispondere con forza a quello che considera un attacco diretto contro la resistenza palestinese e i suoi leader. Questo nuovo capitolo di violenza e ritorsioni potrebbe destinarsi a influenzare ulteriormente il già fragile equilibrio della regione, aumentando la preoccupazione per un possibile escalation del conflitto israelo-palestinese.
In un contesto geopolitico complesso, la reazione dell’Iran si inserisce all’interno di una narrazione piĂą ampia di conflitti e alleanze nel Medio Oriente, in cui la figura di Haniyeh e il suo operato hanno sempre rappresentato un simbolo di resistenza contro l’occupazione israeliana. La comunitĂ internazionale osserva con apprensione gli sviluppi, mentre il lutto per Haniyeh si trasforma in un appello a rinnovare le ostilitĂ .