Emergenza Idrica a Licata: Rifornimento Navale Risulta Troppo Costoso, La Regione Siciliana Chiede Verifiche a Roma
Licata, una delle città più colpite dall’emergenza idrica in Sicilia, si trova di fronte a una situazione critica riguardo al rifornimento d’acqua. Il capo della Protezione civile siciliana, Salvo Cocina, ha annunciato che il costo del rifornimento tramite una nave cisterna della Marina militare è risultato elevato rispetto ai quantitativi forniti. A seguito di questa scoperta, la regione ha deciso di sospendere temporaneamente il servizio e richiedere una revisione dei costi al dipartimento nazionale della Protezione civile.
In un comunicato ufficiale, Cocina ha spiegato che il costo di ogni viaggio della nave è pari a circa 50 mila euro, per un costo di circa 43 euro a metro cubo d’acqua. Questa spesa è stata calcolata solo dopo il primo trasporto, il quale ha incluso le operazioni di carico e scarico e il tragitto di andata e ritorno. La situazione ha indotto la Regione a cercare soluzioni alternativi, data l’importanza del rifornimento navale per affrontare l’emergenza attuale.
Cocina ha anche espresso gratitudine per la collaborazione con le autorità nazionali, ringraziando il dipartimento nazionale della Protezione civile, il Covi e la Marina militare per la disponibilità mostrata. Tuttavia, è emersa la necessità di verificare i conteggi e valutare l’implementazione di metodologie di approvvigionamento meno costose. La salute della comunità agrigentina è una priorità , e la Regione si sta già muovendo per identificare fonti alternative di approvvigionamento d’acqua, auspicando che queste possano offrire capacità anche superiori.
In attesa di un eventuale chiarimento e di un piano d’azione definitivo, la popolazione di Licata e delle aree circostanti è invitata a rimanere vigile e informata riguardo agli sviluppi relativi all’emergenza idrica. La Regione Siciliana continua a lavorare con determinazione per garantire un accesso sostenibile e conveniente all’acqua per tutti i cittadini.