Catania, 3 agosto 2024 – Un intervento tempestivo della Polizia di Stato ha permesso di fermare un uomo di 41 anni, già destinatario di un provvedimento di divieto di avvicinamento, nel tentativo di avvicinarsi alla sua ex compagna. Il soggetto ha manomesso il braccialetto elettronico che gli era stato imposto per monitorare i suoi spostamenti, dimostrando una palese violazione della legge.
L’allerta è scattata grazie al segnale di manomissione del dispositivo, registrato da un agente della Sala operativa della Polizia. L’immediato intervento degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha fatto sì che il piano di avvicinamento dell’uomo venisse sgominato prima che potesse recare danno alla sua ex partner.
Un doppio intervento ha caratterizzato l’operazione: una volante si è diretta rapidamente verso l’abitazione della donna, garantendole una protezione immediata, mentre un’altra unità ha localizzato il 41enne all’interno della sua auto. Interrogato dagli agenti, l’uomo ha ammesso di aver manomesso il braccialetto in un momento di rabbia, nel tentativo di eludere i controlli. In conseguenza del suo gesto, è stato denunciato per danneggiamento.
La vittima, perseguitata dall’ex compagno, si era già rivolta agli Uffici della Questura, attivi nel supporto a chi subisce maltrattamenti e stalking. “L’intervento cruciale della Polizia ha evitato che l’uomo potesse avvicinarsi alla donna, dimostrando l’efficacia dei dispositivi di sorveglianza e della pronta reazione delle forze dell’ordine,” ha dichiarato un portavoce della Questura.
L’Autorità Giudiziaria, in questi casi, approva l’applicazione del braccialetto elettronico come strumento di tutela, che permette alla Polizia di intervenire immediatamente in caso di manomissione, a protezione delle vittime. Questa vicenda evidenzia l’importanza della segnalazione e della collaborazione tra cittadini e istituzioni nella lotta contro lo stalking e la violenza di genere.