Mafia: ricordiamo gli omicidi di Cassarà e Antiochia, una tragedia che segnò Palermo 39 anni fa

Palermo Ricorda gli Eroi della Lotta alla Mafia: 39 Anni dagli Omicidi di CassarĂ  e Antiochia

Il 6 agosto rappresenta una data simbolica e dolorosa per la cittĂ  di Palermo, poichĂ© segna il tragico anniversario degli omicidi del vice questore Ninni CassarĂ  e dell’agente Roberto Antiochia, assassinati nel 1985 da un commando mafioso. Quest’anno ricorre il 39° anniversario di quel giorno, che ha segnato non solo le vite delle vittime, ma anche la storia della lotta contro la mafia in Italia.

“Il nome di CassarĂ  resterĂ  per sempre inciso nella storia di questa cittĂ  e nella storia della lotta alla mafia”, ha dichiarato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ricordando l’intelligenza e il coraggio del vice questore. CassarĂ , descritto come un investigatore acuto e generoso, ha dedicato la sua vita alla difesa del diritto e della giustizia, schierandosi infallibilmente contro il potere di Cosa nostra.

In un momento di celebrazione della memoria, il sindaco ha sottolineato l’importanza di “continuare a fare memoria della sua azione”, invitando la comunità a non dimenticare il sacrificio di coloro che si sono battuti per la legalità. Lagalla ha esortato tutti a prendere esempio dal coraggio di Cassarà e Antiochia, per proseguire lungo un cammino di emancipazione e riscatto dalla mafia.

La cerimonia, che si è tenuta nella storica piazza in cui sono avvenuti gli eventi drammatici, ha visto la partecipazione di cittadini, autoritĂ  e rappresentanti delle forze dell’ordine, uniti nel commemorare due figure emblematiche della lotta alla malavita organizzata. La loro dedizione al dovere e il sacrificio estremo rimangono un faro per la giustizia e l’integritĂ  morale in una societĂ  spesso scossa dalla violenza e dall’illegalitĂ .

In questo 39° anniversario, la memoria di Cassarà e Antiochia continua a ispirare una generazione di investigatori, attivisti e cittadini nella loro quotidiana battaglia contro la mafia, confermando che “le ragioni dello Stato di diritto debbano prevalere sul ricatto”. La lotta continua, e ognuno di noi ha un ruolo fondamentale da giocare nel costruire una società libera dall’oscurità del crimine organizzato.