Marcia Olimpica: L’Italia sul Podio, ma con un Cuore Sofferente
ROMA – Un’amara delusione per la squadra italiana di marcia, che si è vista sfuggire l’ultimo podio possibile alle Olimpiadi nella prima edizione della staffetta mista. Massimo Stano e Antonella Palmisano, giunti sesti, hanno combattuto contro una prestazione difficile, con Palmisano che ha rivelato di aver contratto il Covid.
Dopo una gara individuale deludente per Palmisano, che si era ritirata nella prova dei 20 chilometri, la staffetta mista si è presentata come una nuova opportunità per la coppia italiana. Purtroppo, però, il sogno di medaglia è svanito quando Palmisano ha faticato a mantenere la posizione di terzo posto, cedendo il passo all’avversaria. L’oro è andato alla Spagna, seguito dall’Ecuador e dall’Australia, mentre Italia ha dovuto accontentarsi di una sesta posizione, dietro a Perù e Messico.
Stano, che ha compiuto la sua frazione di 10 chilometri consegnando il testimone a Palmisano al terzo posto, ha raccontato i propri timori: “Avevo un po’ di paura per la caviglia, ma i fisioterapisti mi hanno detto di andare.” La lotta contro la stanchezza e il dolore è stata evidente, ma entrambi gli atleti hanno dato il massimo per onorare la maglia azzurra.
La vera sorpresa, però, è giunta dalle parole di Palmisano, che ha rivelato la sua condizione di salute. “Ho contratto il Covid – ha affermato – abbiamo tenuto tutti all’oscuro, sono rimasta isolata. Non avevo forze.” Nonostante le avversità, la marciatrice ha voluto testimoniare la loro determinazione: “Ci siamo detti ‘diamo il massimo’. Nella seconda parte ho pagato il conto.”
Malgrado la sconfitta, la coppia ha mostrato grande spirito sportivo. “Non ci importa della posizione, abbiamo dato il massimo. Non possiamo recriminare”, ha concluso Stano, un messaggio di coraggio e resilienza che ha caratterizzato la prestazione degli atleti italiani.
Nei prossimi giorni, gli allenamenti e le competizioni si intensificheranno, mentre l’Italia attende un riscatto nella marcia, con l’augurio di veder trionfare il talento e la determinazione dei suoi rappresentanti.