Piscina Comunale di Palermo: la chiusura e le polemiche del consigliere Miceli
Il 6 agosto 2024, la piscina comunale di Palermo ha chiuso ufficialmente i battenti, scatenando una serie di reazioni politiche e sociali. A sollevare il tema è stato il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Miceli, che ha espresso il suo sconcerto e la sua frustrazione per la gestione dell’emergenza legata alla struttura.
"Un ritardo inaccettabile" è stata la definizione utilizzata da Miceli in relazione ai tempi di risposta dell’amministrazione comunale. Il consigliere ricorda di avere presentato un’interrogazione già nel luglio 2023, chiedendo chiarimenti sulla ricognizione delle strutture private disponibili per sopperire alla chiusura della piscina. "La risposta, giunta solo nel gennaio di quest’anno, fu un laconico ‘ci stiamo lavorando’," ha enfatizzato Miceli, evidenziando come il settore degli impianti sportivi sia rimasto in un limbo decisionale per oltre un anno.
Miceli ha inoltre messo in luce il fatto che l’avviso per la ricerca di spazi privati è stato pubblicato "in limine mortis", cioè in un momento di emergenza ormai imminente. "Faccio fatica a comprendere come un’amministrazione possa gestire una situazione tanto critica senza avere un quadro chiaro delle disponibilità locali," ha dichiarato il consigliere, sottolineando l’inefficienza della gestione e la mancanza di una strategia a lungo termine.
L’assenza di una piscina comunale rappresenta una grave mancanza per la città e per i suoi cittadini, non solo in termini di opportunità per la pratica sportiva, ma anche come luogo di socializzazione e benessere. Con l’estate ormai in corsa, molti cittadini palermitani si chiedono quale sarà la soluzione alternativa proposta dall’amministrazione per far fronte a questa chiusura inaspettata.
In conclusione, le parole di Miceli risuoneranno sicuramente nel dibattito politico e pubblico, mettendo in evidenza la necessità di un intervento tempestivo e pianificato da parte dell’amministrazione comunale, non solo per risolvere quest’emergenza, ma per garantire un futuro sostenibile agli impianti sportivi della città . La speranza è che si possa finalmente garantire ai cittadini palermitani un accesso adeguato ai servizi sportivi, evitando ulteriori ritardi e imprevisti.