La Comunità di Lamezia Terme Saluta il Piccolo Anas Prima del Rimpatrio
Lamezia Terme, 8 agosto 2024 – La comunità della città calabrese si prepara a un momento di intensa commozione. Venerdì 9 agosto, Lamezia Terme ricorderà il piccolo Anas, un bambino di soli 6 anni il cui corpo è stato recuperato in mare lo scorso 14 aprile. Anas era partito alla ricerca di una vita migliore, ma il suo sogno si è tragicamente infranto nelle acque antistanti l’area industriale della città.
La Fondazione Trame Ets, guidata dal presidente Nuccio Iovene, ha organizzato un momento di saluto per la famiglia di Anas, a cui ha partecipato attivamente la comunità islamica locale e diverse associazioni lametine. Il bambino, insieme al padre, attualmente disperso, stava tentando di attraversare il Mediterraneo a bordo di un gommone con altri migranti quando il natante è naufragato tra il 5 e il 6 febbraio.
Il gommone, partito da Bizerte in Tunisia, aveva come obiettivo l’approdo in Sardegna. Il funerale del piccolo si terrà alle 9:30 di venerdì presso piazza Mazzini, già conosciuta come piazza d’Armi. Questo triste evento rappresenta non solo un addio per la famiglia, ma anche una riflessione profonda sulle tragedie che continuano a verificarsi nel Mediterraneo a causa della crisi migratoria.
Il recupero del corpo del piccolo ha dato avvio a un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, con l’apertura di un fascicolo contro ignoti per violazioni alle normative sull’immigrazione clandestina. L’operazione di identificazione del corpo, segnalata da un pescatore, ha permesso alle forze dell’ordine di avanzare nelle indagini.
La notizia della scoperta della salma ha rivelato elementi chiave per proseguire le indagini. Nei primi giorni di giugno, un contatto da parte di una donna collegata all’associazione Mem.Med-Memoria Mediterranea ha fornito agli investigatori dettagli significativi riguardanti il naufragio. Grazie a queste informazioni, gli agenti sono riusciti a rintracciare una madre che aveva perso sia il marito sia il figlio nel naufragio, chiarendo così l’identità del piccolo ritrovato.
Il profilo genetico confermato ha infine conferito certezze agli inquirenti, sottolineando la drammaticità della situazione e il dolore vissuto da tante famiglie in cerca di una nuova vita. Il saluto a Anas rappresenta un momento di solidarietà non solo per i suoi cari, ma per tutti coloro che, in situazioni di pericolo, si trovano a pagare il prezzo più alto di una crisi che sembra non avere fine.