La cenere vulcanica dell’Etna, tradizionalmente vista come un problema nella provincia di Catania, potrebbe in realtà rappresentare una preziosa opportunità economica.
Ogni eruzione comporta infatti costi elevati per la rimozione della cenere da strade, tetti e aree pubbliche, con milioni di euro spesi per gestire questa emergenza ricorrente.
Tuttavia, la pagina social Catania Metropoli del Mediterraneo ha evidenziato un paradosso interessante: mentre la cenere è percepita localmente come un ostacolo, in altre regioni italiane e su piattaforme online come Amazon, essa viene venduta a un euro al chilogrammo.
Questo fatto, rivelato dall’utente René Runza, suggerisce che la cenere vulcanica potrebbe essere più di un semplice rifiuto; è una risorsa con applicazioni in settori come l’agricoltura, dove migliora la fertilità del suolo, l’edilizia, come componente del cemento pozzolanico, e la cosmesi, per le sue proprietà esfolianti e remineralizzanti.
La domanda che emerge è come la provincia di Catania possa trasformare questa sfida in un’opportunità economica. Un cambio di prospettiva potrebbe vedere la cenere non come un costo, ma come una risorsa da valorizzare. Questo potrebbe portare a nuovi modelli di economia circolare, dove ciò che è considerato un rifiuto diventa un bene prezioso, creando un settore economico innovativo e sostenibile.
La collaborazione tra istituzioni, imprenditori e comunità locali potrebbe essere cruciale per sviluppare prodotti a base di cenere vulcanica, accedere a mercati nazionali e internazionali, e sensibilizzare la popolazione sulle potenzialità di questa risorsa. La cenere vulcanica dell’Etna, dunque, potrebbe diventare un esempio di come una sfida possa essere trasformata in un’opportunità, promuovendo non solo la crescita economica della regione, ma anche la sostenibilità ambientale. Catania ha la possibilità di diventare un modello di economia circolare, valorizzando le sue risorse locali e trasformando un problema in una risorsa preziosa per il futuro.
Ecco il post di Reé Runza su Catania metropoli del Mediterraneo