Femmicidio a Roma: Domenico Ossoli non mostra pentimenti per l’omicidio della moglie
ROMA – La tragedia si tinge di angoscia nel racconto dell’omicidio di Annarita Morelli, 72enne uccisa dal marito Domenico Ossoli, un ex autista di 74 anni, nella zona di Fonte Nuova. Le sue parole, pronunciate senza alcun rimorso, hanno colpito profondamente l’opinione pubblica: “L’ho uccisa perchĂ© se lo meritava”. Questa dichiarazione è stata riportata dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, evidenziando la gravitĂ del gesto.
Ossoli rimane attualmente nel carcere di Rebibbia, dove sta scontando le conseguenze di un atto che ha scosso l’intera comunitĂ . La giudice per le indagini preliminari di Tivoli, Sabina Lencioni, non ha convalidato il fermo, ritenendo che non ci sia pericolo di fuga; tuttavia, ha sottolineato la sua capacitĂ di compiere “gesti della massima pericolosità ” con una “freddo calcolo e premeditazione”.
L’ipotesi di reato formulata per Ossoli è quella di omicidio pluriaggravato. Le circostanze del delitto, infatti, sono aggravate da motivi abietti e dall’assenza di possibilitĂ di difesa da parte della vittima. Si tratta di un omicidio premeditato: non è stato un raptus, ma un proposito meditato due giorni prima dell’atto, quando Ossoli ha lasciato Norcia, incamminandosi verso Roma armato di una pistola Beretta calibro 7.65, l’arma ritrovata il giorno del delitto.
Secondo le indagini, Ossoli ha manifestato un "risentimento violento e rabbioso" nei confronti di Morelli, non accettando la separazione e il desiderio della moglie di recuperare la propria autonomia. Questa incomprensione ha condotto a una decisione drammatica e violenta: “punire la moglie togliendole la vita”.
Un altro capitolo oscuro si aggiunge al giĂ drammatico tema del femmicidio in Italia, un fenomeno che continua a suscitare indignazione e invita a una riflessione profonda su episodi di violenza di genere. La comunitĂ attende ora gli sviluppi della vicenda legale di Domenico Ossoli, mentre l’eco della sua confessione continua a risuonare tra le persone che lottano quotidianamente contro questa piaga sociale.