Branco aggredisce due donne trans alla festa di paese nel viterbese: un episodio di violenza inaccettabile
CASTIGLIONE IN TEVERINA – Nel cuore della festa di paese di Castiglione in Teverina, un’escursione di violenza ha sconvolto la comunità locale. Due donne trans sono state aggredite da un gruppo di ragazzi, creando un clima di paura e indignazione che ha fatto vibrare l’intera area. Le testimonianze delle vittime descrivono un attacco non solo fisico, ma anche fortemente carico di odio, dove il principale obiettivo sembrava essere quello di sminuire la loro identità.
“Siamo state aggredite da un branco di ragazzi, il più grande avrà avuto 20 anni. L’unica domanda che si facevano era capire se fossimo donne o trans”. Queste le dure parole riportate da Tusciapride Viterbo, l’associazione che ha preso a cuore la difesa dei diritti delle persone LGBTQ+ nel territorio. Le donne hanno raccontato di aver chiesto aiuto ai carabinieri e alla sicurezza presenti, ma sorprendentemente, nessuno è riuscito a fermare gli aggressori.
La situazione è stata descritta come surreale, con i presenti che sembravano più interessati a giudicare l’aspetto delle vittime piuttosto che intervenire. “Dopo aver chiamato i carabinieri e la sicurezza, nessuno è stato in grado di fermare mezzo gruppo del branco”. Queste parole, cariche di dolore e rabbia, denunciano non solo l’aggressione, ma anche la cultura di omertà che sembra permeare le manifestazioni pubbliche.
Tusciapride ha subito espresso solidarietà alle vittime, affermando: “Condanniamo con fermezza quanto accaduto e chiediamo a tutte le istituzioni e a tutte le realtà democratiche di fare lo stesso”. Questo episodio è solo l’ultimo di una serie di aggressioni contro persone trans e LGBTQ+, evidenziando la necessità di una maggiore protezione e rispetto per tutte le identità, non solo durante eventi pubblici, ma nel vivere quotidiano.
L’associazione ha lanciato un appello per una maggiore educazione alla tolleranza e al rispetto delle diversità. “Educate i vostri figli e insegnategli a rispettare donne come noi”, hanno dichiarato con fermezza. La protesta contro l’odio e la violenza continua a crescere, perché “Non siamo più disposti a subire violenza sui nostri corpi”.
Questo triste avvenimento solleva interrogativi sulla sicurezza delle persone durante manifestazioni pubbliche e sul ruolo della comunità nel garantire un ambiente inclusivo e rispettoso. La voce delle donne trans aggredite si unisce a quella di tante altre, richiedendo un cambiamento reale e duraturo per un futuro in cui il rispetto e la dignità siano alla base delle interazioni umane.