A Gaza accertato il primo caso di Polio: Unicef e OMS chiedono una tregua per vaccinare
Gaza, 17 agosto 2024 – Dopo 25 anni di assenza, la poliomielite fa la sua ricomparsa a Gaza, con la conferma del primo caso di contagio. Questo evento segna un grave deterioramento delle condizioni sanitarie nella regione, dove oltre due milioni di palestinesi vivono in situazioni di insicurezza sanitaria.
Catherine Russell, direttrice generale dell’Unicef, ha lanciato un appello disperato, dichiarando che "la ricomparsa della poliomielite a Gaza è un segnale preoccupante della situazione caotica e disperata della regione." Ha sottolineato l’importanza di una "pausa anti-polio", affermando che "per prevenire la diffusione di questa malattia, è essenziale garantire sicurezza e accesso per gli operatori sanitari che devono somministrare i vaccini."
Negli ultimi giorni, le autoritĂ sanitarie avevano giĂ rilevato tracce del virus nelle acque reflue, ma la conferma del primo contagio ha reso urgente l’iniziativa di vaccinazione. Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’OMS, ha chiesto una tregua di almeno sette giorni per consentire la somministrazione della vaccinazione, evidenziando che l’obiettivo è quello di proteggere i bambini dalla diffusione della variante circolante del virus.
"A partire dalla fine di agosto – continua Ghebreyesus – verrĂ lanciata una campagna di vaccinazione, ma sono necessari ‘cessate il fuoco’ umanitari per garantire che i vaccini raggiungano tutti i bambini bisognosi.”
La situazione a Gaza è complicata non solo dalla ricomparsa della poliomielite, ma anche dal contesto drammatico in cui si trovano a vivere attualmente gli abitanti. Dichiarazioni recenti delle Nazioni Unite rivelano che oltre 2 milioni di palestinesi si trovano in condizioni di insicurezza sanitaria, aggravate dalla distruzione delle infrastrutture e dai continui attacchi militari.
L’Unicef e l’OMS hanno esortato tutte le parti in conflitto a garantire le condizioni necessarie affinché i vaccini possano essere distribuiti in sicurezza. "Il miglior vaccino per i bambini di Gaza è la pace", ha concluso Ghebreyesus, rimarcando l’importanza di un intervento internazionale per ripristinare la sicurezza e la stabilità nella regione.
In un momento in cui le notizie di attacchi e perdite di vite umane continuano a susseguirsi, l’appello urgente per una tregua mette in luce non solo la necessitĂ di affrontare l’emergenza sanitaria ma anche la complessitĂ della crisi umanitaria in corso, dove salute e sicurezza dei piĂą vulnerabili sono messe a rischio.