Ficuzza ricorda il colonnello Giuseppe Russo, vittima della mafia
Il 20 agosto 2024 segna il 47° anniversario dell’omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo, assassinato nel 1977 in un vile agguato mafioso. Questa mattina, a Ficuzza, nel Palermitano, si è svolta una cerimonia commemorativa alla quale ha partecipato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo.
«È fondamentale mantenere vivo il ricordo di chi, come il colonnello Russo, ha pagato con la vita per garantire un futuro migliore a tutti noi», ha dichiarato Tamajo durante la cerimonia. L’assessore ha sottolineato l’importanza di onorare la memoria di Russo per il coraggio e l’integrità mostrati nella lotta contro la mafia, affermando che la sua figura rappresenta un simbolo di resistenza per ogni cittadino che sostiene i valori di giustizia e legalità.
La cerimonia si è tenuta presso la stele commemorativa eretta nel luogo dell’attentato. Durante l’evento, è stata deposta una corona d’alloro e letta la motivazione della medaglia d’oro al valor civile conferita alla memoria del colonnello Russo. «Questa commemorazione», ha aggiunto l’assessore, «ribadisce il dovere della comunità di non dimenticare e di continuare a portare avanti i valori di legalità e giustizia per i quali Giuseppe Russo ha lottato fino alla fine».
La figura del colonnello Russo è così diventata un paradigma di impegno civico. La sua morte non è solamente una tragedia personale, ma rappresenta una ferita aperta nella lotta contro la criminalità organizzata. Questi eventi commemorativi non solo permettono di rendere omaggio ai caduti, ma sono anche un richiamo alla responsabilità collettiva di perseguire una società più giusta e sicura.
Nel contesto attuale, dove il fenomeno mafioso continua a sollevare gravi interrogativi, le parole di Tamajo assumono un significato ancora più urgente: «Il suo impegno e il suo sacrificio ci ricordano quanto sia fondamentale continuare a lottare contro ogni forma di criminalità e corruzione».
Grazie a queste celebrazioni, la memoria del colonnello Giuseppe Russo rimane viva, spronando le nuove generazioni a non abbassare la guardia e a difendere i principi di legalità che egli ha incarnato fino all’ultimo respiro.