Cremona in allerta per il lavoro irregolare: 17 datori di lavoro denunciati
Nell’ambito di una costante lotta contro il lavoro irregolare e il fenomeno del caporalato, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Cremona hanno recentemente intensificato i controlli sul territorio. Nei giorni scorsi, sono state ispezionate 18 aziende della provincia, con esiti allarmanti: 17 datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Tra i casi più gravi emersi, spicca quello di un’azienda edile nel Cremasco, dove tutti e tre i lavoratori controllati sono risultati impiegati "in nero" e privi di regolare permesso di soggiorno. Gli accertamenti hanno rivelato una serie di gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui la mancanza di un Piano Operativo di Sicurezza (POS) e un impianto elettrico non conforme. Le sanzioni elevate ammontano a oltre 25 mila euro, con conseguente sospensione dell’attività imprenditoriale.
Analoga situazione è stata riscontrata in un’altra azienda del Cremasco, dove due lavoratori stranieri erano impiegati senza regolare permesso di soggiorno e in assenza di un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). Anche in questo caso, l’attività è stata sospesa e sono state comminate sanzioni per circa 20 mila euro. La triste realtà evidenziata dai controlli è stata corroborata dai dati complessivi: su 38 lavoratori esaminati, 5 risultano “in nero” e 12 irregolari per la mancanza di corsi di formazione.
I risultati dei controlli non si limitano alla provincia di Cremona: si inseriscono in un’ampia strategia nazionale di contrasto al caporalato. Solo nel periodo dal 1 al 10 agosto scorso, sono state controllate quasi mille aziende in tutta Italia, con oltre la metà risultata irregolare. I Carabinieri hanno infatti ispezionato 958 aziende, di cui 507 sono state ritenute non in regola, evidenziando una percentuale di illegalità del 52,92%.
In questo contesto, la sicurezza dei luoghi di lavoro emerge come una questione cruciale. Le violazioni più comuni riscontrate riguardano l’omessa redazione del DVR, la mancanza di corsi di formazione per i dipendenti e il mancato invio a visite mediche obbligatorie. Alcuni datori di lavoro sono stati denunciati anche per l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza non autorizzati.
Il fenomeno del lavoro irregolare e del caporalato rappresenta una grave violazione dei diritti dei lavoratori, e l’azione intensa delle forze dell’ordine mira a dare un segnale chiaro. Le verifiche condotte nei prossimi mesi saranno fondamentali per garantire un ambiente di lavoro più sicuro e rispettoso della legalità.
Concludendo, l’operato dei Carabinieri non solo mira a punire le irregolarità, ma soprattutto a proteggere i diritti dei lavoratori e a promuovere un’economia più sana e legale nel nostro Paese.