Ius Scholae, Tajani: “Essere italiano non è legato alle generazioni. Contano i valori”
Nell’ambito del Meeting di Rimini, il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha rilasciato dichiarazioni significative sul tema dell’identitĂ nazionale e dell’Ius Scholae, suscitando un acceso dibattito. “Essere italiano, europeo o patriota non è legato a sette generazioni prima”, ha affermato, sottolineando l’importanza dei valori e delle convinzioni interiori piĂą che le origini familiari.
Tajani ha proseguito il suo intervento confrontando due realtà , illustrando la sua preferenza per “uno che ha i genitori stranieri e canta l’inno di Mameli” rispetto a “uno che è italiano da sette generazioni e non canta l’inno”. “Chi è più patriota dei due?” è stata la domanda provocatoria lanciata dal Ministro, volto a mettere in discussione le tradizionali concezioni di identità nazionale.
Il Ministro ha chiarito che la cittadinanza non deve essere determinata dal colore della pelle o dal luogo di nascita. “Sei italiano ed europeo non perché hai la pelle bianca, gialla, rossa o verde, ma perché dentro di te hai quelle convinzioni e quell’anima europea”, ha affermato con convinzione. Questa posizione si ricollega al tema dello Ius Scholae, una norma che consente a chi è nato in Italia da genitori non italiani di ottenere la cittadinanza.
Tajani ha spiegato il suo approccio alla questione, affermando di non volere essere considerato come un “pericoloso lassista” ma piuttosto come qualcuno che intende riconoscere i cambiamenti che la nostra societĂ ha attraversato. “La realtà è questa”, ha sentenziato, ponendo l’accento sulla necessitĂ di adattarsi ai nuovi contesti demografici e culturali.
Tuttavia, il Ministro ha scelto di non approfondire il tema delle procedure di naturalizzazione relativa a specifiche nazionalitĂ , affermando con ironia: “Non voglio parlare degli africani che possono diventare cittadini italiani se no poi qualcuno si arrabbia”. Questa battuta mette in evidenza le tensioni e le controversie politiche che circondano il tema dell’immigrazione e della cittadinanza in Italia.
Oltre al tema dell’identitĂ nazionale, Tajani ha anche toccato questioni relative all’Unione Europea, sostenendo la necessitĂ di una voce unica per portare un messaggio di pace. “Nel Dna della Unione europea c’è la pace ma è spesso troppo debole”, ha dichiarato, rimarcando l’importanza di sviluppare strumenti efficaci per affrontare le sfide globali.
Infine, il Ministro ha fatto riferimento all’Africa, sottolineando il ruolo cruciale dell’Italia nel continente. “Dobbiamo evitare che le popolazioni africane mitizzino la figura di Putin come alternativa al colonialismo”, ha avvertito, evidenziando l’importanza di un coinvolgimento positivo e costruttivo dell’Italia in un contesto complesso e in evoluzione.
Le affermazioni di Antonio Tajani sollevano interrogativi significativi sulla natura della cittadinanza, l’identitĂ culturale e il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo, invitando a una riflessione piĂą profonda su questi temi fondamentali.