Un’Eroe Silenziosa: Il Lavoro dei Sub sul Relitto di Porticello
PALERMO – La tragedia del naufragio di una barca a vela, avvenuta nelle acque di Porticello, ha attivato un’imponente risposta da parte del Corpo dei vigili del fuoco italiano. Sono stati cinque giorni di intense ricerche e lavoro incessante, durante i quali una squadra formata da 27 sommozzatori ha visto un’alternanza di forze provenienti da diverse regioni, tra cui Sicilia, Sardegna, Campania, Lazio, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Calabria.
Il recupero dei corpi delle sette vittime affondate ha richiesto un elevato grado di specializzazione e coordinamento. Oltre 40 specialisti sommozzatori hanno operato a circa 50 metri di profondità , in condizioni marittime particolarmente difficili. Come evidenziato dalla nota degli ufficiali, le operazioni di soccorso si sono svolte in uno “scenario d’intervento altamente complesso”.
Ogni giorno, il dispositivo di soccorso era composto da 27 sub; tra questi, hanno avuto un ruolo fondamentale 11 specialisti in speleologia e 8 sub abilitati alle immersioni in fondale profondo. Questi professionisti hanno eseguito un totale di 123 immersioni, accumulando 4.370 minuti di attivitĂ subacquea, senza sosta, per cercare i dispersi.
Le immagini di questo drammatico intervento raccontano di un impegno straordinario e di una dedizione silenziosa, rappresentando non solo un atto di coraggio, ma anche la determinazione di restituire dignitĂ alle vittime di questa tragedia. La risposta immediata e coordinata dei sommozzatori è stata essenziale per il recupero dei corpi e per portare un po’ di pace ai familiari delle vittime, in un momento di profondo dolore.
Il lavoro dei sub non si limita a un’operazione di recupero, ma rappresenta anche un simbolo di speranza e umanità . Le autorità e la comunità locale esprimono gratitudine a questi eroi silenziosi, che con la loro professionalità e coraggio continuano a operare là dove altri vedono solo difficoltà .