Addio a Sven-Goran Eriksson, il gentiluomo del calcio che ha segnato l’Italia
ROMA – Oggi il mondo del calcio ha perso un grande protagonista. Sven-Goran Eriksson, noto affettuosamente come "Svennis", è scomparso all’etĂ di 76 anni dopo una battaglia contro un cancro al pancreas diagnosticato nel 2023. Le sue ultime parole, pronunciate in un emozionante documentario su Amazon Prime, risuonano come un invito alla gioia e alla positivitĂ : “Non dispiacetevi, sorridete. Grazie di tutto… vivetela”.
La notizia della sua morte è stata comunicata dai familiari, riempiendo di tristezza i cuori di tutti gli amanti dello sport. Eriksson si è spento serenamente a casa, circondato dall’affetto dei suoi cari. Con un sorriso gentile e un approccio sempre affabile, Eriksson ha lasciato un’impronta inconfondibile nel calcio italiano.
Tra i suoi piĂą grandi successi, i tifosi della Lazio ricorderanno per sempre lo scudetto del 2000, conquistato all’ultima giornata in un serratissimo duello contro la Juventus. Ma il suo legame con l’Italia non si ferma qui: ha guidato anche Roma, Fiorentina e Sampdoria, lasciando un’ereditĂ fatta di 4 Coppe Italia e numerosi trofei internazionali, inclusa una Coppa delle Coppe e una Supercoppa europea.
Un viaggio iniziato in Svezia
La carriera di Eriksson è iniziata nel 1976 con il Degerfors, e il suo talento è emerso rapidamente. Nel 1982, il suo nome è diventato sinonimo di successo grazie a una storica triplice vittoria con l’Ifk Göteborg. I trionfi non si sono fermati in patria; in Portogallo, con il Benfica, ottiene ulteriori successi e notorietà a livello internazionale.
La sua avventura lo ha portato a sedere sulla panchina della Nazionale inglese dal 2001 al 2006, un’esperienza che ha consolidato la sua reputazione tra i migliori allenatori del mondo. I suoi ultimi incarichi in Nazionale, tra cui quella della Costa d’Avorio e della Nazionale dei Filippini, testimoniano il suo spirito instancabile e la sua passione per il calcio.
Il commosso ricordo del calcio italiano
La notizia della sua scomparsa ha scatenato reazioni emozionanti in tutto il mondo calcistico. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha espresso il suo dolore affermando che "Sven-Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia". In segno di rispetto, su tutti i campi di Serie A e Serie B verrà osservato un minuto di raccoglimento nelle prossime partite.
Anche figure politiche e sportive hanno espresso le loro condoglianze. La premier Giorgia Meloni lo ha ricordato come un "uomo che ha lasciato un segno indelebile nel mondo del calcio", mentre il presidente di Camera, Lorenzo Fontana, ha sottolineato come “la sua saggezza e il suo sorriso ci mancheranno”.
Un addio che unisce tutti
Le emozioni scaturite dalla scomparsa di Eriksson non conoscono confini. La Fiorentina e la Roma hanno pubblicato messaggi di cordoglio, unendo i loro tifosi in un unico abbraccio di affetto e rispetto verso un uomo che ha dato tanto al calcio.
Svanito il gentiluomo e giramondo del calcio, il suo legato continuerĂ a vivere nelle memorie di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di coloro che hanno amato il suo calcio. Ciao Sven, riposa in pace.