Il Sequestro di Fabrizio De André e Dori Ghezzi: 45 Anni di Un Incubo
Era il 27 agosto 1979 quando il celebre cantautore Fabrizio De André e la moglie Dori Ghezzi furono rapiti nella loro villa all’Agnata, in Sardegna. Questo tragico avvenimento lasciò un segno indelebile nella storia del nostro paese, non solo per la notorietà dei protagonisti, ma anche per il modo in cui la vicenda si sviluppò nel corso dei successivi 117 giorni di prigionia.
Una Notte Inquietante
Quella sera, la coppia si trovava nella loro dimora, avendo appena salutato amici e parenti. I nonni avevano portato a casa la loro bambina, e i due erano soli. Intorno alle 23, Dori sentì dei rumori al piano superiore e, affacciandosi, si trovò di fronte due uomini armati. “Fummo presi e fatti scendere al piano terra,” raccontarono in seguito. I sequestratori costrinsero De André e la Ghezzi a calzare scarpe chiuse e a indossare calze, prima di portarli via a bordo della loro Citroen Diane 6, facendo domande sulle luci del giardino.
Le Terribili Condizioni di Prigionia
I due artisti vennero trasportati in diverse localitĂ montane, tra cui le impervie montagne di Pattada. Qui furono costretti a dormire all’aperto e, in seguito, in una tenda. Lockdown e condizioni estreme caratterizzarono il loro soggiorno forzato. Per diversi giorni furono bendati e poi, nel tentativo di ostacolare ogni tentativo di fuga, costretti a indossare catene. Con l’arrivo del freddo, i rapitori concedettero loro un fornello per cucinare. “Ci nutrivano con pane e formaggio, salsiccia e scatolame,” raccontò De AndrĂ©, descrivendo un’esperienza che sfiorava il limite della sopravvivenza.
La Trattativa per il Riscatto
I rapitori inizialmente chiesero un riscatto di due miliardi di lire, cifra che portò a lunghe trattative. Attraverso l’intermediazione dei sacerdoti del Sacro Cuore, si arrivò a un accordo per 550 milioni di lire. Il tanto atteso rilascio avvenne il 20 dicembre per Dori Ghezzi, mentre Fabrizio De André fu liberato il giorno seguente. La banda di rapitori, formata da nove sardi e un toscano, venne arrestata poco dopo la liberazione.
Un’EreditĂ Duratura
La vicenda del sequestro ha segnato non solo la vita di De AndrĂ© e Ghezzi ma ha anche ispirato il brano "Hotel Supramonte," che narra l’orrore di quella prigionia. Per Fabrizio De AndrĂ©, il dolore e la privazione vissuti in quei giorni si tramutarono in arte, lasciando un messaggio potente e durevole.
Oggi, a 45 anni di distanza, il ricordo di quello che accadde in Sardegna continua a far parte della memoria collettiva. La storia di Fabrizio e Dori è un monito sui lati oscuri della società che non possiamo permetterci di dimenticare.