Sciopero generale in Israele contro il governo Netanyahu mentre crescono le preoccupazioni per gli ostaggi di Hamas

Ostaggi di Hamas: in Israele proclamato sciopero generale contro il governo Netanyahu

Roma – In Israele, la federazione sindacale Histadrut ha indetto uno sciopero generale per domani, in segno di protesta contro il governo di Benjamin Netanyahu e il fallimento nelle operazioni di liberazione degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. L’agitazione avrà inizio alle sei del mattino e rappresenta una netta presa di posizione da parte dei sindacati rispetto alla gestione della crisi degli ostaggi.

Il capo di Histadrut, Arnon Bar-David, ha espresso la sua forte convinzione che “un accordo è più importante di qualsiasi altra cosa”. Durante un incontro a Tel Aviv con i familiari degli ostaggi israeliani sequestrati il 7 ottobre, Bar-David ha descritto la situazione attuale come “inconcepibile”, sottolineando l’esigenza urgente di porre fine alle aggressioni che, secondo lui, vedono “ebrei assassinati nei tunnel di Gaza”.

Il movimento di sciopero si configura non solo come un segno di solidarietĂ  con le famiglie degli ostaggi, ma anche come una critica incisiva alle strategie politiche e militari attuate dal governo Netanyahu. Le parole di Bar-David evidenziano un crescente malcontento popolare sulle scelte governative, che sembrano non aver portato a risultati tangibili nel recupero degli ostaggi.

A seguito di queste tensioni interne, l’appello alla comunità internazionale è diventato sempre più forte. Papa Francesco, durante il suo saluto dopo la preghiera mariana Angelus, ha invocato la cessazione del fuoco, il rilascio degli ostaggi e la necessità di soccorrere la popolazione di Gaza, attualmente in pericolo a causa di una crescente diffusione di malattie.

Lo sciopero generale si preannuncia come un momento cruciale nella mobilitazione della società israeliana, evidenziando le fratture interne e la pressione crescente sul governo a risolvere una situazione che coinvolge vite umane e richiede un’urgente attenzione diplomatica e umanitaria. Con questa decisione, il sindacato Histadrut si posiziona come un attore chiave nel dibattito politico e sociale, cercando di alzare la voce in favore di quei cittadini israeliani che vivono con l’angoscia dell’incertezza e della violenza.