Boccia: "Sono stata ingannata" – La risposta dopo l’intervista di Sangiuliano
Roma, 5 settembre 2024 – Maria Rosaria Boccia, protagonista delle recenti polemiche legate a una presunta relazione con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha rotto il silenzio con un post su Instagram, in risposta all’intervista del ministro andata in onda su Tg1. Nella sua dichiarazione, Boccia non ha risparmiato critiche, dichiarando di essere stata vittima di inganni e di una complessiva strumentalizzazione della sua vicenda personale.
“Ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni”, ha spiegato Boccia. Tuttavia, il suo silenzio è stato forzato, e solo dopo che “il vaso delle menzogne era ormai colmo” ha deciso di esporsi. La 41enne ha quindi esposto la sua verità, sottolineando come le accuse di ricatto nei suoi confronti siano infondate e generati invece da chi occupa “i palazzi del potere”.
Nel suo post, Boccia ha affermato con fermezza: “Non sono io a esercitare ricatti o pressioni”; la responsabilità, sostiene, è di coloro che utilizzano il potere per affermare la loro volontà. Nel cuore della sua dichiarazione, ha messo in evidenza “una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose” sulla sua vita, difendendo la sua dignità e il suo ruolo come donna nella società.
Riflettendo sull’immagine pubblica che le è stata attribuita, Boccia ha sottolineato di aver affrontato vari soprannomi e definizioni nel corso degli ultimi giorni, da “influencer” a “millantatrice”, rimarcando l’ironia di chi, a suo avviso, ha fatto gossip a spese della sua persona. “Chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’?” ha chiesto, invitando a riflettere sulla natura della narrativa che si è sviluppata attorno alla sua storia.
In definitiva, la posizione di Boccia si colloca in un contesto di tensione e confusione, dove il confine tra verità e menzogna appare labile. La sua dichiarazione sembra rispecchiare una critica non solo a un individuo ma a un sistema che, secondo lei, sfrutta tali situazioni per fini più ampi e cinici. Resta da vedere come si evolverà questa vicenda e quali saranno le ripercussioni nei rispettivi ambiti professionali dei protagonisti coinvolti.