Gaza: Oltre un milione di persone senza cibo, l’Onu parla di crisi umanitaria “oltre la catastrofe”
La situazione nella Striscia di Gaza raggiunge livelli allarmanti, con oltre un milione di persone a rischio di fame. Secondo quanto riportato dal portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, “la crisi umanitaria a Gaza è oltre la catastrofe”. Ad agosto, la distribuzione di pasti pronti ha subito un crollo del 35%, aggravato dagli ordini di evacuazione da parte delle forze armate israeliane che hanno costretto trasloco 70 delle 130 cucine da campo operative.
Non solo cibo, la situazione degli aiuti umanitari è critica, specialmente nelle zone centrali e meridionali della Striscia. Di fronte a questo scenario, le Nazioni Unite hanno nuovamente chiesto al governo israeliano di facilitare l’ingresso dei convogli umanitari, una richiesta che, al momento, sembra restare inascoltata.
La violenza e gli attacchi continuano a imperversare in Gaza. Nelle ultime 24 ore, almeno 17 persone hanno perso la vita a causa di bombardamenti, e oltre 56 sono rimaste ferite. Il bilancio totale delle vittime dall’inizio delle ostilità ha superato le 40.000 unità, con quasi 95.000 feriti. Tra gli attacchi più recenti, uno ha colpito un’area adiacente all’ospedale Al-Aqsa, provocando la morte di quattro persone e ferendone altre sedici. Medici Senza Frontiere ha denunciato che questo è il quinto attacco al complesso ospedaliero dal mese di marzo, evidenziando la pericolosa situazione per il personale e i pazienti.
Parallelamente, nuove esplosioni sono state segnalate in vari punti della Striscia, da Rafah al campo profughi di Nuseirat. Gli attacchi aerei contro edifici residenziali hanno già fatto registrare almeno dieci vittime, ma i numeri potrebbero aumentare.
In questo contesto di violenza, la questione del corridoio di Netzarim rimane un nodo cruciale nei negoziati tra Israele e il movimento Hamas. Le forze israeliane stanno tentando di ampliare il controllo su questo corridoio, mentre le richieste per un cessate il fuoco si fanno sempre più insistenti da parte palestinese.
L’urgente necessità di un intervento internazionale è palpabile, ma la comunità globale sembra divisa e le prospettive di una soluzione pacifica restano incerte. Le voci di dolore e di crisi si levano da un territorio lacerato, mentre il mondo guarda, impotente.