Coach Kerr contro Trump: "Con il suo curriculum nessuna azienda lo assumerebbe"
ROMA – L’allenatore della nazionale di basket americana, Steve Kerr, ha recentemente espresso in modo deciso le sue critiche nei confronti dell’ex presidente Donald Trump. Intervistato dal quotidiano spagnolo El Paìs, Kerr non ha risparmiato parole forti, affermando che, a suo avviso, "nessuna azienda al mondo assumerebbe uno con il curriculum di Trump".
Kerr ha sottolineato la gravità delle condanne a carico di Trump, tra cui frode e violenza sessuale, aggiungendo che chiunque avesse uno storico simile non avrebbe neppure la possibilità di essere preso in considerazione per un lavoro nel basket professionistico. È un’uscita che si inserisce in un contesto più ampio, in cui molti atleti e celebrità si sono impegnati a utilizzare la loro influenza per contrastare la candidatura di Trump alle prossime elezioni presidenziali.
Nella sua intervista, Kerr ha dichiarato: "Il carattere è estremamente importante nelle posizioni di leadership e la sua morale brilla per la sua assenza." Questa affermazione è particolarmente significativa considerando il contesto politico attuale negli Stati Uniti, dove la figura dell’ex presidente continua a dividere profondamente l’opinione pubblica.
L’allenatore ha parlato anche dell’importanza della democrazia, incoraggiando i cittadini a far sentire la loro voce e a impegnarsi attivamente nel processo politico. Kerr ha notato come oggi più che mai le persone si sentano motivate a esprimere le proprie opinioni, un fenomeno che contrasta con il clima di silenzio e disinteresse che caratterizzava la sua carriera da giocatore.
In un momento intimo della sua intervista, Kerr ha rivelato come la tragedia personale della perdita del padre, assassinato quando lui aveva 18 anni, lo abbia spinto a occuparsi di questioni sociali come la violenza armata. "Le partite sono importanti, ma ci sono cose oltre a queste che sono estremamente più rilevanti", ha spiegato, sottolineando la necessità di alzare la voce per affrontare temi delicati che affliggono la società americana.
Con questo intervento, Steve Kerr si schiera quindi tra le numerose personalità pubbliche che hanno deciso di prendere posizione contro Trump, evidenziando come la sua visione di leadership debba essere basata su valori etici e morali solidi, in netto contrasto con le attuali controversie che circondano l’ex presidente. Il messaggio di Kerr è chiaro: è tempo di riflettere sulla qualità dei leader che scegliamo di seguire.