La Rai ha deciso dove lavorerà Sangiuliano, a Boccia contestate le docenze all’Università ma lei ribatte: “Sono vere”
Roma – L’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha trovato una nuova sistemazione lavorativa presso la Rai, precisamente negli uffici di Borgo Sant’Angelo. Saranno solo 2,5 chilometri a separarlo dalla sua precedente posizione al Ministero, ma la distanza simbolica è enorme, rappresentando una transizione dal mondo della politica al giornalismo, la sua prima vocazione.
Al momento, Sangiuliano non avrĂ incarichi di primo piano nella nuova struttura, rimanendo a disposizione dell’amministratore delegato Roberto Sergio. Lobrezza, dopo una periodica bufera mediatica che lo ha travolto, il suo obiettivo è ora quello di limitare i riflettori su di sĂ© e concentrarsi sulla sua vita privata. La sua partenza dal Ministero è stata segnata da un incremento dell’attenzione dei media, derivante da controversie emerse in relazione a Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice coinvolta in un caso che ha suscitato eco anche a livello internazionale.
Boccia, al centro di contestazioni riguardanti i suoi titoli accademici e le docenze, ha risposto alle critiche alle sue qualifiche pubblicando documenti sui social media. “Proverò la falsità delle informazioni che provengono dalle istituzioni,” ha dichiarato, alimentando ulteriormente la polemica. Le università presso cui Boccia afferma di aver insegnato hanno smentito la sua idoneità a ricoprire tali mansioni, generando confusione e scontento nei suoi confronti.
Dopo l’uscita di Sangiuliano dal governo, il clamore mediatico incentrato su Boccia ha attirato l’attenzione su di lei, costringendola a difendere non solo il proprio curriculum, ma anche la propria reputazione. Le smentite provenienti da diverse istituzioni accademiche, come la Federico II e l’Università Vanvitelli, hanno alzato il livello di conflitto attorno alla sua figura. Differenze di opinione sono emerse anche riguardo alla sua doppia laurea in Economia e alle potenziali irregolarità nei suoi percorsi formativi.
Nel contesto di un dibattito acceso, Boccia sostiene di aver ricevuto pressioni da parte di diversi “poteri forti” e ha lanciato domande in merito all’integritĂ delle istituzioni. “Chi vuole distruggere la mia persona? Chi vuole zittirmi?” ha chiesto, rincarando la dose nella sua battaglia per la veritĂ .
Le recenti frasi di Sangiuliano, che mirano a calmare le acque, si scontrano con la volontà di Boccia di rimanere sulla scena pubblica, dopo che la sua notorietà è aumentata a dismisura. La difficoltà di entrambe le figure coinvolte nella spirale di polemiche solleva interrogativi sul potere dei media e sull’influenza che possono esercitare in contesti tanto sensibili.
Nel frattempo, sarà interessante osservare l’evoluzione di questa situazione unita a quella di Sangiuliano, che, sebbene desideri ritirarsi dai riflettori, resta al centro di una trama intricata di relazioni e conflitti che coinvolgono la politica, i media e le università .