Medici uniti a Napoli in protesta contro le aggressioni

Medici in protesta a Napoli: "Uniti contro le aggressioni"

NAPOLI – I medici napoletani hanno preso posizione questa mattina, riunendosi davanti allo scalone monumentale dell’ospedale Cardarelli, per lanciare un chiaro messaggio: “Ora basta aggressioni”. Questa manifestazione è stata organizzata in coincidenza con un evento simile che si è tenuto a Foggia, indetto dalle associazioni Anaao Assomed e Cimo Fesmed, e ha visto una partecipazione attiva dei professionisti della salute campani.

Indossando i loro camici bianchi e brandendo striscioni dai contenuti incisivi come “Uniti contro le aggressioni al personale sanitario” e “I luoghi di lavoro devono essere sicuri”, i medici hanno espresso una frustrazione crescente riguardo alla violenza che spesso subiscono negli ambienti ospedalieri. "Lo sai che anche l’aggressione verbale a un operatore sanitario è punita?", recitava uno dei messaggi esposti.

La manifestazione ha visto anche i camici decorati con spille riportanti lo slogan “Io ti curo! Curami anche tu. Stop alla violenza sugli operatori sanitari”. Questa azione simbolica riflette la volontà dei medici di richiamare l’attenzione non solo sull’aggressione fisica ma anche su quella verbale, che spesso passa inosservata ma è altrettanto dannosa.

“La situazione negli ospedali oggi? Sembra il far west,” hanno denunciato i partecipanti, sottolineando un’insicurezza sempre più preoccupante per chi lavora in prima linea nel Servizio sanitario nazionale. Le organizzazioni Anaao Assomed e Cimo Fesmed Campania hanno evidenziato che è fondamentale proteggere i medici, che rappresentano il cuore del sistema sanitario.

Il sit-in non è stato solo un modo per esprimere indignazione, ma anche un appello al governo. Gli organizzatori hanno chiesto un intervento decisivo in vista della prossima legge di bilancio, esigendo risorse per la sicurezza e l’introduzione di sistemi di protezione adeguati. Tra le richieste avanzate figura in particolare l’aumento dei presidi di sicurezza nelle strutture sanitarie, un bisogno ormai evidente all’interno degli ospedali.

Sollicitando un’azione immediata, i medici di Napoli hanno dimostrato che, nel loro lavoro quotidiano, non possono e non devono sentirsi soli. La loro protesta non è solo per loro stesse, ma per tutti coloro che dipendono dalla sicurezza e dalla professionalità degli operatori sanitari. La lotta continua, e il messaggio è chiaro: la violenza in ospedale deve finire.