Salvini sul Caso Open Arms: “Non Patteggio, Vado Fino in Fondo”
In un’intervista rilasciata a Nicola Porro durante la trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4, il vicepremier Matteo Salvini ha affrontato con toni decisi il suo coinvolgimento nel processo Open Arms. “Non patteggio, vado fino in fondo, fino alla Cassazione”, ha dichiarato, esprimendo la sua intenzione di non lasciarsi intimidire dalle accuse che lo vedono imputato, e sottolineando che si tratta di un “processo all’Italia”.
Salvini ha manifestato incredulità per la sua posizione attuale: “Non avrei mai pensato di sentirmi imputato, rischiando il carcere”. Durante l’intervista, ha affermato di avere fiducia nella magistratura, ma ha evidenziato la presenza di una parte della giustizia che considera politicizzata, sostenendo che “ci sono magistrati e Pm che fanno politica”. Queste affermazioni riflettono un forte senso di vittimismo, in cui il leader della Lega interpreta il suo processo come un attacco contro l’Italia stessa.
“È una condanna che non mi spaventa, ma mi imbarazza”, ha continuato, precisando che la vera valenza del caso si estende oltre la sua persona, toccando questioni più ampie legate alla gestione dell’immigrazione. Salvini ha avvertito che “se passasse l’aberrante concetto per cui non si possono bloccare i clandestini in Italia, non si possono fermare gli sbarchi, tutti hanno diritto di fare quello che vogliono”. Ha quindi paragonato la situazione dell’Italia a quella di altri Paesi europei come Germania e Gran Bretagna, affermando che stanno chiudendo le proprie frontiere, suggerendo un’inversione di rotta rispetto all’accoglienza.
Parlando del suo stato d’animo di fronte a questa vicenda legale, Salvini ha affermato: “Conto di essere assolto, se il giudice legge gli atti e li confronta con quello che hanno fatto tutti gli altri ministri e altri Paesi al mondo non sono minimamente preoccupato”. Tuttavia, ha anche espresso il suo disappunto per dover spiegare ai suoi figli la situazione: “Non sono preoccupato per me. Onestamente mi è pesato spiegare ai miei figli cosa stava succedendo”.
Salvini ha concluso la sua intervista esprimendo la convinzione che questo attacco politico non riuscirà a fermarlo. “Mi sembra evidente che il governo sia sotto attacco,” ha affermato, prima di promettere che il governo reagirà con riforme e restando vicino alla gente. La sua determinazione è chiara: “Rifarei esattamente domani quello che ho fatto: difendere i confini, la sicurezza, l’orgoglio, la legalità del nostro Paese”.
In un contesto politico teso, il caso Open Arms continua a rappresentare un punto cruciale per il governo e per il suo leader, con strascichi che promettono di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica nei prossimi mesi.