A Catania si “savva a pezza pi quannu veni ‘u puttusu”
In tempi di prosperità, è molto importante mettere da parte delle risorse da utilizzare quando c’è nesessità; e lo sanno bene i catanesi che, ancora oggi, fanno i conti con la difficile vita quotidiana e preferiscono “savvare ‘a pezza pi quannu veni ‘u puttusu”.
Un importante insegnamento questo che è stato tramandato dagli avi catanesi, costretti ed abituati ad affrontare i periodi di carestia e a trovare delle soluzioni per sopravvivere a quelle stagioni in cui i raccolti erano più carenti.
Ed è proprio in quei momenti di carenza che si “savva ‘a pezza pi quannu veni ‘u puttusu”, mettendo da parte qualcosa da sfruttare quando occorre e risparmiando in modo da essere pronti per le avversità.
Ma, sai perché ancora oggu a Catania si Savva ‘a pezza pi quannu veni ‘u puttusu? Continua a leggere e scopri la video spiegazione del catanese Danilo Allegra.
Tutti i motivi per cui il vero catanese “conserva la pezza per quando c’è il buco”
È vero che il catanese “savva ‘a pezza pi quannu veni ‘u puttusu” per risparmiare e affrontare i momenti di difficoltà così come facevano i suoi avi; ma è vero che lo fa anche per altri motivi.
In senso figurato, infatti, a Catania si “savva ‘a pezza pi quannu veni ‘u puttusu”, quando si lascia in sospeso una questione e si è intenti a prendersi la rivincita o a vendicarsi in qualche modo. Ed è allora che scatta la voglia di vendetta e si conserva il ricordo di ciò che si è subito da far uscire fuori all’occasione giusta.
Questo è il senso figurato di un detto che a Catania continua ad essere molto usato soprattutto “in tempi di malura”; ecco la spiegazione di un catanese doc, guarda il TikTok di Danilo Allegra