M5s: Conte dribbla Grillo e sposta l’attenzione sulla Costituente
La tensione all’interno del Movimento 5 Stelle, tra il suo attuale leader Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo, sembra aver raggiunto un punto di non ritorno. In un contesto politico già intricato, Conte ha deciso di non rispondere all’ultima lettera di Grillo, il cui contenuto è stato rivelato dal quotidiano "Il Foglio". Fonti vicine all’ex premier confermano che "non ha intenzione di continuare questo carteggio", preferendo concentrare le proprie energie sulla preparazione della Costituente, evento programmatico previsto per il prossimo ottobre.
Il messaggio è chiaro: "La palla passerà ora ai legali". Questo passo segna una netta separazione tra i due esponenti del M5s. Se Grillo avrà delle comunicazioni da fare, potrebbe farlo attraverso i suoi avvocati, un chiaro segno di una volontà di chiudere la discussione diretta e di affidarsi alla consulenza legale per la risoluzione delle divergenze.
Conte intende affrontare la Costituente con spirito costruttivo, dichiarando che "avrà luogo un confronto democratico, un confronto che nessuno può impedire". Questa assemblea rappresenterà un momento cruciale per il Movimento, in cui verranno affrontate questioni fondamentali come la regola del doppio mandato, il nome e il simbolo del partito. Le fonti rivelano che "nessuna decisione è già stata presa", e sarà proprio l’assemblea a determinare le scelte future in un clima di partecipazione e democrazia.
Tuttavia, la strategia di Grillo, caratterizzata da comunicazioni formali e avvertimenti legali, è stata interpretata da alcuni come "un chiaro segno di debolezza". Queste dinamiche mettono in luce una spaccatura che, stando a quanto affermato da un parlamentare del Movimento, ricorda le “sembianze di azzeccagarbugli” associate a situazioni precedenti.
Nel frattempo, resta in attesa l’uscita di ulteriori dettagli sui meccanismi organizzativi della Costituente, che potrebbero arrivare già nel pomeriggio. Il M5s si appresta, quindi, a navigare tra le acque tumultuose di questo periodo di transizione, mentre i protagonisti continuano a dibattere non solo le proprie posizioni, ma anche il futuro di un movimento che ha segnato l’evoluzione politica del Paese.