Palermo: Denunce gravi all’AMAT, Sabrina Figuccia chiama a raccolta i lavoratori
Il clima di tensione intorno all’AMAT, l’azienda di trasporti pubblici di Palermo, si fa sempre più caldo. Durante l’audizione della Terza Commissione consiliare, Sabrina Figuccia, capogruppo della Lega e presidente della commissione, ha riportato denunce pesanti da parte della Cub Trasporti che potrebbero far emergere un inquietante sistema clientelare all’interno dell’azienda.
Secondo quanto dichiarato dalla Cub, esisterebbero pratiche difformi che coinvolgono le organizzazioni sindacali, capaci di "minacciare" i lavoratori, persino per un semplice cambio turno o un giorno di ferie. Figuccia ha sottolineato che, se tali affermazioni venissero confermate, si tratterebbe di un fenomeno preoccupante, in cui alcuni lavoratori sarebbero finiti in una sorta di “black list” per non essere iscritti al sindacato compiacente.
Le ripercussioni di queste dichiarazioni sono amplificate dai recenti episodi che hanno coinvolto il presidente dell’AMAT, Mistretta. Figuccia ha precisato che pur non potendo addossare le responsabilità all’attuale presidente, i vertici aziendali, e in particolare il direttore generale, non possono far finta di nulla. "È inaccettabile", ha dichiarato, "che chi occupa tale carica non sia a conoscenza di quanto accade sotto il proprio naso."
In reazione a queste gravi accuse, la Figuccia ha annunciato che invierà una relazione dettagliata al sindaco e presenterà un’interrogazione urgente. Inoltre, si riserva di denunciare i fatti alle autorità competenti. Il clima di protesta non accenna a placarsi: la Cub Trasporti ha confermato uno sciopero per venerdì 20 settembre, che culminerà in un corteo in partenza da piazza Verdi fino alla Prefettura.
I cinque punti principali della protesta includono l’erogazione del buono pasto, la situazione degli ausiliari del traffico, la tutela legale e la dotazione delle divise aziendali. Figuccia ha annunciato la propria presenza al fianco dei lavoratori, esprimendo la sua solidarietà a tutti coloro che, a suo dire, sono quotidianamente colpiti da un’azienda che "calpesta i più essenziali diritti".
Infine, un altra nota stonata in questa vicenda: nonostante le attese del Consiglio, il presidente dell’AMAT ha fatto sapere che non sarà presente alla seduta, contravvenendo così all’impegno preso in precedenza dal sindaco e dal presidente del Consiglio comunale di garantire una presenza attiva e costruttiva da parte della dirigenza aziendale. Il futuro dell’AMAT e dei suoi lavoratori è ora nel mirino delle autorità e della comunità palermitana.