Al via il processo per l’assassinio di Giulia Cecchettin: l’assenza di Turetta e il dolore della famiglia
Venezia – Si è aperto oggi il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, la ventiduenne di Vigonovo barbaramente uccisa l’11 novembre 2023 con 75 coltellate. L’assenza dell’imputato Filippo Turetta ha suscitato forti reazioni tra i familiari della vittima, specialmente tra la nonna, Carla Gatto, che ha espresso il suo disappunto dicendo: “Se io fossi stato Turetta sarei stato presente nonostante tutto”.
Della famiglia Cecchettin, in aula era presente solo il padre Gino, visibilmente provato dal dolore ma con un simbolo d’amore per la figlia: una spilla che ritrae Giulia con la scritta "Vola in alto Giulia – Noi con te". La scelta di non rilasciare dichiarazioni ha sottolineato il suo stato d’animo, mentre la nonna ha commentato la presenza ridotta della famiglia, spiegando che “La nostra sofferenza la mascheriamo magari, perché bisogna vivere”.
La sorella di Giulia, Elena, si trova all’estero per motivi di studio, mentre Davide, l’altro fratello, è assente perché impegnato a scuola. La nonna ha tentato di giustificare la loro mancanza, ma il dolore e la mancanza di unità familiare in questo momento critico persiste.
Il legale di Turetta, Giovanni Caruso, ha tentato di giustificare l’assenza del suo assistito, affermando che “Oggi ho suggerito io a Filippo di non presentarsi in udienza”. Ha sottolineato che non si tratta di mancanza di rispetto né per la Corte, né per i familiari della vittima, ma piuttosto di un modo per affrontare il peso di una tragedia così devastante.
Il processo continua, mentre la famiglia Cecchettin affronta la dolorosa realtà della perdita di Giulia e il tentativo di ottenere giustizia in un contesto di grande tragedia e sofferenza.