Nuove Nomine per la Tutela dei Minori e Riconoscimenti Accademici: Un Segno di Responsabilità e Speranza nella Nostra Regione Ecclesiastica

Due nomine "siciliane" nel Consiglio di Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

Roma, 26 settembre 2024 – Durante il recente Consiglio Episcopale Permanente, svoltosi a Roma dal 23 al 25 settembre, sono state annunciate alcune nomine significative per la Chiesa siciliana. Tra queste, spiccano le nomine di padre Salvatore Franco e Maria Suma nel Consiglio di Presidenza del Servizio Nazionale per la tutela dei minori.

Padre Salvatore Franco, appartenente all’Ordine dei Missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI), ha ricoperto da tempo il ruolo di responsabile del Servizio per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Siciliana. La sua esperienza e dedizione in tale ambito saranno ora amplificate da questo nuovo incarico, che rappresenta un passo importante nella lotta contro gli abusi e nella promozione del benessere dei più giovani.

Anche Maria Suma, avvocato e socio fondatore dell’Associazione Meter onlus, è stata nominata, portando con sé una lunga carriera contraddistinta dall’impegno nella difesa dei diritti dei minori. Come vice-presidente dell’associazione fondata da don Fortunato Di Noto, Suma ha da sempre battagliato per la giustizia e la tutela dei più vulnerabili, contribuendo attivamente alla sensibilizzazione su queste tematiche.

In un contesto più ampio, Papa Francesco ha conferito un’altra importante nomina, quella della professoressa Ignazia Siviglia. Docente emerito di Antropologia Teologica, Siviglia sarà consultore del Pontificio Dicastero della Fede. Questa riconferma del valore delle capacità accademiche ed etiche della Sicilia è accolta con grande entusiasmo dalla Comunità Accademica, che ha espresso gratitudine al Santo Padre per aver voluto rendere omaggio a un’esperta del calibro di Siviglia.

Le nomine di Franco, Suma e Siviglia non solo testimoniano l’importanza della Sicilia sui temi ecclesiali e istituzionali, ma rappresentano anche un passo avanti nello sviluppo e nella tutela dei diritti dei minori in ambito ecclesiastico. Le istituzioni locali si dimostrano, dunque, pronte a giocare un ruolo di primo piano nel panorama nazionale della Chiesa, affrontando con determinazione le sfide attuali.