Un gigante sulle due ruote: Matteo Jorgenson conquista il Tour de France e infrange i limiti dei ciclisti americani

Matteo Jorgenson: il ciclista che sfida le convenzioni al Tour de France

In un mondo del ciclismo in cui le misure e i pesi possono sembrare determinanti, c’è chi riesce a infrangere gli schemi. Matteo Jorgenson, ciclista di 1,90 metri e quasi 70 kg, ha dimostrato che l’altezza e la corporatura non rappresentano un limite. Quest’anno, il venticinquenne originario di Walnut Creek, California, ha fatto parlare di sĂ© partecipando al Tour de France, dove ha ottenuto un eccellente ottavo posto nella classifica generale. Un risultato che non si vedeva da anni per un corridore statunitense, l’ultimo a centrare una Top 10 risale al 2014 con Tejay van Garderen.

Jorgenson ha avuto un ruolo cruciale anche per il suo compagno di squadra Jonas Vingegaard, che ha conquistato il secondo posto alla Grande Boucle, dietro al vincitore Tadej PogaÄŤar. “Quest’anno ho visto che il mio corpo è in grado di fare tre settimane ad alto livello, e questa è stata un’affermazione che non ero sicuro potessi fare in passato”, ha dichiarato a Olympics.com. Queste parole esprimono non solo una consapevolezza dei propri limiti, ma anche una fiducia crescente nelle proprie capacitĂ .

Non è stato solo il Tour de France a segnare la stagione di Jorgenson. Il ciclista ha dimostrato di essere in forma smagliante sin dall’inizio dell’anno, conquistando una classica di primavera, "Attraverso le Fiandre", e ottenendo ottimi risultati anche in eventi a tappe come la Parigi-Nizza, dove ha trionfato, e il Critérium du Dauphiné, dove ha chiuso al secondo posto della classifica generale.

Riflettendo sulla sua fisicitĂ , Jorgenson ha commentato: “La mia corporatura è un po’ a metĂ  tra varie cose; sono alto, ma sono piuttosto magro e non ho molta massa muscolare, il che mi rende anche piĂą leggero.” Questa versatilitĂ  gli consente di competere in diverse discipline del ciclismo, rendendolo un atleta unico nel suo genere. Tuttavia, il corridore ancora non ha ben chiaro quale sia esattamente il suo profilo. “Non so ancora che tipo di corridore sono…”, ha ammesso, mettendo in evidenza la sua continua ricerca di identitĂ  nel mondo delle due ruote.

Quanto lontano potrĂ  arrivare Jorgenson? “Quest’anno ci sono stati alcuni giorni in cui ho notato di aver fatto molti progressi, ma che devo ancora fare molta strada. Quindi è qualcosa che ti fa restare sempre umile”, ha detto con sincera modestia. Sognando il podio nei Grandi Giri, si mostra realistico: “Credo che al Tour de France, quasi sicuramente, non vincerò mai, a meno che non succeda qualcosa di veramente folle in gara. Ma penso che raggiungere anche il podio in uno degli altri due Grandi Giri sia possibile.”

Con un 2023 già ricco di successi e la promessa di ulteriori sorprese in futuro, Matteo Jorgenson è pronto a continuare a scrivere la sua storia nel panorama del ciclismo internazionale. Il mondo sarà certamente attento alle sue prossime mosse, in attesa di nuovi colpi di scena.