L’attrice britannica Maggie Smith, una delle figure più iconiche del teatro e del cinema mondiale, è morta all’età di 89 anni in un ospedale di Londra. Con la sua voce inconfondibile e il suo volto unico, Smith ha lasciato un segno indelebile nella storia dello spettacolo.
La famiglia ha annunciato la sua scomparsa con una dichiarazione ufficiale: “È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la morte di Dame Maggie Smith“, sottolineando il prestigioso titolo di “dame” conferitole dalla regina Elisabetta II per i suoi straordinari meriti artistici. I figli Chris Larkin e Toby Stephens, anche loro attori, hanno precisato che la madre è spirata pacificamente la mattina del 27 settembre. Messaggi di cordoglio sono giunti da ogni parte del mondo, dalle istituzioni britanniche fino a Hollywood.
Una carriera leggendaria
Il termine “leggendaria” è spesso abusato, ma si applica perfettamente alla straordinaria carriera di Maggie Smith. Il suo percorso artistico iniziò negli anni ’50 al Oxford Playhouse Theatre, dove brillò come interprete shakespeariana, per poi fare il suo ingresso nel mondo del cinema alla fine di quel decennio. Dopo un periodo negli Stati Uniti negli anni ’60, raggiunse il successo internazionale negli anni ’70 e proseguì con ruoli di grande rilievo fino all’ultimo film, The Miracle Club (2023).
Nonostante la fama ottenuta negli anni 2000 grazie a ruoli iconici come la professoressa Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter e la contessa Violet Crawley in Downton Abbey, la carriera di Maggie Smith non si limita a questi successi. I suoi due premi Oscar testimoniano il suo talento eccezionale: uno per La strana voglia di Jean (1970), e l’altro per California Suite (1979). A questi si aggiungono quattro ulteriori nomination agli Oscar, tre Golden Globe, cinque premi BAFTA e numerosi altri riconoscimenti.
Tra palcoscenico e grande schermo: ruoli memorabili
Maggie Smith ha interpretato ruoli che hanno attraversato generi e decenni, dimostrando una versatilità senza pari. Tra i suoi successi più noti al cinema si annoverano Camera con vista (1985), Gosford Park (2001), In viaggio con la zia (1972), Il giardino segreto e Washington Square. Non meno importanti sono state le sue apparizioni in film come Assassinio sul Nilo (1978), Capitan Uncino (1991), Sister Act e Sister Act 2.
In teatro, il suo talento fu riconosciuto già nel 1963 quando Laurence Olivier la scelse per interpretare Desdemona nel suo Otello. Quella performance contribuì a consacrarla come una delle attrici più promettenti della sua generazione.
La vita privata e gli ultimi anni
Nata il 28 dicembre 1934 a Ilford, nell’Essex, Maggie Smith si sposò due volte: la prima con l’attore Robert Stephens, con cui ebbe due figli, e successivamente con il drammaturgo Beverley Cross, morto nel 1998. La sua vita privata fu segnata da successi e momenti difficili, come il matrimonio con Stephens, finito a causa delle sue infedeltà e problemi di alcolismo.
La scomparsa di Maggie Smith lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello spettacolo, ma la sua eredità artistica continuerà a brillare per generazioni a venire.