Raid aereo israeliano su Beirut: colpito il quartier generale di Hezbollah
Beirut, 27 settembre 2024 – Un’improvvisa pioggia di missili ha devastato la capitale libanese, Beirut, provocando il crollo di nove edifici e un numero imprecisato di vittime. Il raid, attribuito alle forze aeree israeliane, ha preso di mira direttamente il quartier generale di Hezbollah, in un’operazione mirata che sembrerebbe aver avuto come obiettivo principale il leader del movimento sciita, Hassan Nasrallah.
Secondo le prime informazioni, circa venti missili sono stati lanciati da jet da guerra israeliani, colpendo un’area densamente popolata nel quartiere di Dahiya, dove si trovano sia strutture residenziali che sedi di Hezbollah. Il Primo Ministro libanese, Najib Mikati, ha denunciato “un gran numero di morti” senza fornire ulteriori dettagli. Mentre il raid continuava, le tensioni nella regione si sono intensificate ulteriormente.
Testimoni locali affermano di aver udito esplosioni potenti, seguite da scene di caos e distruzione. Le forze israeliane hanno confermato il bombardamento, spiegando che l’obiettivo primario era il quartier generale di Hezbollah, un bersaglio strategico nel contesto della crescente conflittualità tra Libano e Israele.
Dopo l’attacco, sono emerse notizie contrastanti riguardo alla sorte di Nasrallah. Fonti libanesi hanno prontamente dichiarato che il leader di Hezbollah era vivo e in buone condizioni, mentre il Jerusalem Post inizialmente ha riportato che Nasrallah era stato ucciso nell’attacco, notizia successivamente ritirata. Questo alternarsi di informazioni ha alimentato un clima di incertezza e preoccupazione.
A quanto pare, l’operazione aerea sarebbe stata autorizzata dal Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il quale ha lasciato in anticipo New York, dove si trovava per un discorso all’Onu, per coordinare l’azione. Israele avrebbe inoltre avvertito gli Stati Uniti sull’imminente attacco, suggerendo che l’operazione fosse parte di una strategia più ampia di sicurezza nazionale.
Le ripercussioni di questo attacco potrebbero essere significative, non solo per il Libano, ma per tutta la regione mediorientale, già segnata da tensioni storiche. La popolazione civile di Beirut vive ora nell’ansia di nuovi attacchi e nella paura delle conseguenze di un conflitto che sembra avvicinarsi sempre di più.