I militari italiani restano in Libano, Crosetto: “Non sono obiettivo di attacchi”
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha fornito rassicurazioni riguardo alla sicurezza dei militari italiani impegnati in Libano, nell’ambito della missione UNIFIL. In un comunicato pubblicato il 29 settembre 2024, Crosetto ha chiarito che “UNIFIL non è l’obiettivo diretto degli attacchi”, anche se gli aumenti di tensione nella regione hanno portato a una maggiore cautela.
Il ministro ha sottolineato che l’attuale presenza delle forze italiane rappresenta un elemento di garanzia per la stabilità della situazione in Libano e ha espresso la speranza che questa possa contribuire a "indurre le parti a una de-escalation". Crosetto ha anche affermato che il dialogo e la mediazione sono fondamentali per superare le difficoltà attuali e promuovere un clima di pace.
La situazione nel terreno è complessa e in evoluzione. Crosetto ha evidenziato di seguire da vicino gli sviluppi, mantenendo frequenti colloqui con il comandante del contingente italiano e ricevendo aggiornamenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Cavo Dragone, e dal Comandante del COVI, Generale Figliuolo.
Nonostante la delicatezza della situazione, il ministro ha affermato che non ci sono criticità immediate per le forze italiane. Tuttavia, ha espresso una particolare preoccupazione per la sicurezza della popolazione civile, in particolare per anziani, donne e bambini, che sono tra quelli che subiscono di più le conseguenze degli scontri in corso.
Infine, Crosetto ha dichiarato che il ritiro delle truppe italiane non è in discussione, ma ha anche fatto sapere che il Ministero della Difesa, in collaborazione con il MAECI, ha avviato tutte le preparazioni necessarie per una possibile evacuazione dei civili italiani, qualora la situazione in Libano dovesse continuare a deteriorarsi.
Con questa dichiarazione, il governo italiano ribadisce il proprio impegno a sostenere la stabilità della regione e a proteggere i propri cittadini e militari, nonostante le difficoltà del contesto attuale.