G7 in Sicilia: Opportunità e Sfide per l’Agricoltura e la Pesca locale

Incontro G7 a Siracusa: le richieste degli agricoltori siciliani per l’agrumicoltura

Il recente G7 dedicato all’agricoltura e alla pesca, tenutosi a Siracusa e Ortigia, ha rappresentato un’importante opportunità per gli imprenditori agricoli siciliani di far sentire le proprie istanze alla classe dirigente sia nazionale che europea. Gerardo Diana, presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia, ha sottolineato l’importanza di questo meeting, ma ha anche avvertito che i problemi strutturali del settore rimangono irrisolti.

La siccità non è ancora alle spalle e i tanti problemi di arretratezza e di ridotta attenzione nei confronti del settore agrumicolo necessitano di soluzioni immediate”, ha dichiarato Diana, esprimendo preoccupazione per un possibile disinteresse una volta concluso il vertice. La sua richiesta è chiara: è tempo di agire.

Diana ha poi espresso un apprezzamento per i recenti bandi del Ministero dell’Agricoltura volti a sostenere le leguminose e i cereali, ma ha insistito sulla necessità di misure specifiche per l’agrumicoltura. Tra le proposte avanzate, spicca la riduzione dei costi dell’energia elettrica**, così come avvenuto durante l’emergenza Covid-19. “Questa misura sarebbe di impatto immediato per il nostro settore”, ha commentato.

Inoltre, il presidente del Consorzio ha sottolineato l’importanza del funzionamento della piattaforma Agricat, utile per ottenere rimborsi tempestivi e efficienti, un aspetto che potrebbe contribuire a migliorare la situazione economica degli agricoltori.

Diana ha anche espresso preoccupazione riguardo alle quote richieste dai consorzi di bonifica per la manutenzione delle opere irrigue. È da maggio che gli agricoltori attendono provvedimenti per annullare tali spese, poiché molti non hanno mai potuto usufruire dei servizi promessi. La manutenzione inadeguata degli invasi, aggravata dalla siccità e dall’accumulo di fango nelle dighe, ha ridotto drammaticamente la loro capienza.

Infine, il presidente non ha perso l’occasione di rimarcare una riflessione sul “Piano Mattei”, sottolineando che “se non c’è reciprocità per il costo del lavoro e per le misure di sicurezza degli alimenti, i problemi di competitività per gli agricoltori italiani non faranno che aumentare.”

Sebbene il G7 abbia offerto un palco per le istanze degli agricoltori, la vera sfida inizierà ora. Le parole devono tradursi in azioni concrete se si desidera davvero garantire un futuro sostenibile e prospero per l’agrumicoltura siciliana e, più in generale, per il settore agroalimentare del Paese.