Conte dichiara la morte del ‘campo largo’ | Il M5S potrebbe essere la chiave di un complotto politico in atto!

Conte abbandona il ‘campo largo’: “Non esiste più, non affiancherò M5S a Renzi”

In un intervento pungente a "Porta a Porta" su Rai Uno, il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, ha ufficialmente dichiarato la morte del ‘campo largo’, l’alleanza tra le forze progressiste italiane. "Qui si è aperta una ferita", ha affermato Conte, riferendosi al recente attrito con il Partito Democratico (Pd) e alla figura di Matteo Renzi.

Dopo aver posto un veto sulla possibilità di alleanze con Italia Viva (Iv) in Liguria, Conte ha ribadito la sua ferma posizione: “Non sono disponibile ad affiancare il mio simbolo a quello di Renzi, che si è sempre distinto per distruggere, rottamare.” Il leader pentastellato ha ulteriormente argomentato, sostenendo che Renzi rappresenta “una vera incompatibilità per i nostri obiettivi politici" e lo ha definito “una mina a orologeria”.

La tensione tra le diverse anime della sinistra italiana è palpabile, e le parole di Conte sembrano riflettere una crisi profonda. "Abbiamo un problema politico vero e serio", ha aggiunto, facendo eco a un malcontento condiviso da diverse frange progressiste.

Oltre alla questione politica interna, il tema del conflitto in Medio Oriente è emerso durante l’intervista. Conte ha affermato che, sebbene Israele abbia il diritto di esistere e di proteggere i propri cittadini, “non possiamo consentire a Israele di violare sistematicamente l’ordine internazionale”. Ha sottolineato l’importanza di rispettare il diritto internazionale umanitario, criticando le reazioni israeliane che hanno portato a devastazioni in Gaza e nel sud del Libano.

Le dichiarazioni di Conte sembrano delineare non solo una rottura con Renzi e Italia Viva, ma anche una chiara posizione etica sui conflitti internazionali, esprimendo un desiderio di equilibrio e giustizia. La nuova direzione del Movimento 5 Stelle si profila come una sfida non solo al passato, ma anche alle attese future del panorama politico italiano, lasciando intravedere un’opposizione più netta all’alleanza con le forze considerati lontane dai principi grillini.