Tensioni crescenti in Medio Oriente: l’Iran avverte Israele delle conseguenze di un attacco
ROMA – Le tensioni tra Iran e Israele si acuiscono ulteriormente, con minacce reciproche che si intensificano in un contesto già di per sé volatile. Nella notte, l’Iran ha lanciato un attacco missilistico, spingendo le forze israeliane a riprendere le operazioni nel sud del Libano, dove almeno cinque attacchi hanno colpito la periferia meridionale di Beirut, secondo quanto segnalato dall’AFP.
L’escalation di violenza ha portato l’esercito israeliano a emettere nuovi ordini di evacuazione, con un avviso ai cittadini di evitare il viaggio nella regione a nord del fiume Litani. Le Israel Defense Forces (IDF) hanno sottolineato che sono in atto pesanti combattimenti contro Hezbollah e che ogni movimento di queste forze sarà bloccato nel tentativo di garantire la sicurezza dei civili.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha promesso una rappresaglia per l’attacco iraniano, dichiarando: “L’Iran ha compiuto un grande errore questa sera e pagherà per questo.” La reazione della leadership iraniana non si è fatta attendere. Il generale Mohammad Bagheri, capo di stato maggiore iraniano, ha minacciato di colpire “tutte le infrastrutture del regime” israeliano in caso di ulteriori attacchi. “Il bombardamento sarà ripetuto con maggiore intensità,” ha affermato durante un intervento in televisione, evidenziando la determinazione di Teheran a rispondere in modo deciso.
La situazione rimane critica mentre il conflitto si intensifica. Le IDF hanno diramato comunicazioni urgenti per evitare spostamenti nella zona meridionale del Libano a causa del pericolo rappresentato dalla violenza in corso. “Per la vostra sicurezza personale, vi chiediamo di non viaggiare in auto dalla zona a nord del fiume Litani a quella a sud,” ha ribadito l’esercito israeliano, segnalando una chiara strategia di contenimento contro le potenziali avanzate di Hezbollah.
Mentre le minacce e le operazioni militari si susseguono, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evoluzione di questa crisi. L’eventuale escalation potrebbe avere ripercussioni significative non solo per i Paesi direttamente coinvolti, ma per tutta la regione del Medio Oriente, già segnata da conflitti protratti da decenni.
Con le avvisaglie di un possibile scontro su scala maggiore, resta da vedere come le due parti gestiranno questa situazione esplosiva e quali saranno le conseguenze per la stabilità della regione.