David Gilmour chiude definitivamente la porta a una reunion con Roger Waters: "Sto alla larga dai sostenitori di dittatori genocidi"
In un’intervista rilasciata al Guardian, il leggendario chitarrista dei Pink Floyd, David Gilmour, ha escluso con fermezza la possibilità di esibirsi nuovamente con l’ex compagno di band, Roger Waters. Anzi, le sue parole lasciano trasparire un giudizio netto e incoruttibile: “Assolutamente no. Tendo a stare alla larga dalle persone che sostengono attivamente dittatori genocidi e autocratici come Putin e Maduro."
Le affermazioni di Gilmour arrivano in un contesto in cui il mondo musicale è sempre più influenzato da posizioni politiche e ideologiche. L’artista non ha risparmiato critiche a chi difende tali regimi, evidenziando l’importanza di valori umani fondamentali. “Niente mi farebbe condividere il palco con qualcuno che pensa che un simile trattamento delle donne e della comunità LGBT sia OK.” Con queste frasi, il chitarrista sottolinea la sua forte posizione morale, evidenziando l’importanza di schierarsi dalla parte giusta della storia.
Ma le parole di Gilmour non si fermano alla critica verso Waters. “D’altra parte – aggiunge Gilmour – mi piacerebbe tornare sul palco con Rick Wright,” il defunto tastierista dei Pink Floyd. La sua affermazione trasmette un senso di nostalgia e di affetto per un collega che considerava uno dei più talentuosi e gentili nel panorama musicale. Questo richiamo al passato segna un contrasto netto con l’attualità conflittuale della sua relazione con Waters.
La tensione tra Gilmour e Waters è nota ai fan della band, e questa dichiarazione chiude definitivamente la possibilità di una reunion. I loro dissidi, sia artistici che personali, continuano a essere un tema caldo e divisivo, alimentato dalle posizioni contrapposte dei due musicisti.
In un’epoca in cui la musica è sempre più intrecciata con la politica e le questioni etiche globali, Gilmour si schiera con determinazione. La sua volontà di rimanere lontano da chi sostiene regimi oppressivi sottolinea come l’arte e l’integrità personale siano, per lui, indissolubilmente legati.