Israele non ha motivi per attaccare Unifil | La veritĂ  su cosa sta davvero accadendo in Libano ti sorprenderĂ !

Israele non ha motivo di attaccare Unifil, afferma l’ex sottosegretario generale delle Nazioni Unite Martin Griffiths

Roma, 11 ottobre 2024 – In un contesto di crescente tensione nel Medio Oriente, Martin Griffiths, ex sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale in Libano e Gaza. Intervenuto in occasione di un congresso presso il Museo Ara Pacis di Roma, Griffiths ha richiamato l’attenzione sulla mancanza di una visione chiara per il futuro della regione e sulla necessitĂ  di proteggere i civili.

“Quello che non vediamo né per la Striscia di Gaza né per il Libano è l’idea, l’orizzonte, ciò che emergerà da questo conflitto disastroso,” ha dichiarato Griffiths. Con il deterioramento della situazione in Libano, incluse le recenti incursioni israeliane che hanno colpito anche i quartieri residenziali di Beirut, l’ex sottosegretario ha messo in evidenza la fragilità della sicurezza nella regione. “Sono molto spaventato per ciò che sta accadendo in Libano,” ha aggiunto, sottolineando l’impatto devastante degli attacchi sulla popolazione civile.

Un tema particolarmente preoccupante sollevato da Griffiths riguarda gli attacchi contro i peacekeeper di Unifil, la missione di peacekeeping delle Nazioni Unite attiva lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele, conosciuta come “linea blu”. “Sono angosciato dagli attacchi ai peacekeeper delle Nazioni Unite,” ha affermato, sottolineando che “Unifil è sempre stata lì per l’unica ragione di aiutare i libanesi.”

Riguardo al recente incontro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Griffiths ha espresso l’importanza di un’azione decisa per porre fine a tali aggressioni. “Non basta però angosciarsi, bisogna agire,” ha lanciato un appello ai membri dell’assemblea, esortandoli a utilizzare tutte le leve in loro possesso per fermare gli attacchi. “Unifil è finanziata dagli Stati membri, Italia compresa,” ha ricordato Griffiths, “e Israele non ha alcuna ragione per attaccarla.”

La comunitĂ  internazionale si trova dunque di fronte a una prova di responsabilitĂ  nell’affrontare le dinamiche critiche del conflitto israelo-libanese e nel garantire la protezione dei peacekeeper e dei civili innocenti. La mancanza di una strategia chiara per il futuro del Medio Oriente continua a destare allerta e preoccupazione tra gli osservatori e gli esperti impegnati in questi delicati equilibri geopolitici.