Esclusiva de Le Iene, Michele Misseri rivela dettagli inquietanti sull’omicidio di Sarah Scazzi
In un’intervista shock, Michele Misseri, l’uomo che da oltre dieci anni sostiene di essere l’assassino di Sarah Scazzi, ha offerto dichiarazioni drammatiche che riaccendono l’attenzione su un caso che ha turbato l’Italia. Le sue parole, diffuse in anteprima da "Le Iene", rivelano elementi agghiaccianti, inclusa una presunta intenzione di abusare del corpo della giovane dopo la sua morte.
“Sono io l’assassino di Sarah. Non mi credono perché mi hanno fatto cambiare le versioni” ha dichiarato Misseri durante il servizio, in onda domenica 13 ottobre su Italia 1. La confessione, registrata nella casa dove avvenne il delitto, giunge dopo anni di silenzio e dopo aver scontato una pena di otto anni per concorso in soppressione di cadavere.
Nel corso dell’intervista, Misseri ha fatto riferimento a un oscuro passato di abusi subiti durante la sua infanzia, aggiungendo un ulteriore strato di inquietudine alla sua figura. “Quando avevo sei anni mio padre mi portò in una masseria a fare il pastorello. Lì mi hanno violentato”, ha rivelato, affermando che nessuno sapeva delle violenze subite.
La narrazione ha toccato anche il crimine che ha segnato la vita di molte persone. “Volevo violentare Sarah ma non sono riuscito”, ha detto Misseri, mentre ricostruiva gli eventi di quel tragico giorno del 26 agosto 2010. Ha descritto le scene con dettagli agghiaccianti, non risparmiando particolari sulle sue azioni.
“Sotto il fico l’ho spogliata ma poi l’ho rivestita”, ha spiegato, sottolineando una confusione emotiva e psicologica che sembra accompagnare le sue confessioni. L’uomo ha rivelato anche la sua condizione personale: “Erano due anni che non avevo rapporti sessuali con mia moglie”, fornendo un contesto inquietante alle sue motivazioni.
La sua storia è stata accolta con incredulità da molti, e Misseri ha cercato di giustificare le sue affermazioni, dicendo che “non so se la ragazza aveva avuto rapporti sessuali”, insinuando ambiguità anche sulla vita di Sarah.
Durante la ricostruzione, Misseri ha mostrato anche i luoghi chiave della vicenda, dal garage della villetta all’albero di fico dove, secondo le sue affermazioni, avrebbe tentato di occultare il corpo della nipote. “L’anima di Sarah è ancora imprigionata”, ha detto, evocando una tristezza e un’angoscia che sembrano permeare il suo racconto.
Le interviste di Misseri non solo rivisitano il tragico caso di Sarah Scazzi, ma offrono anche uno sguardo disturbante sulle dinamiche familiari e sul tormento psicologico di un uomo che, a suo dire, è prigioniero dei suoi stessi demoni.
Con questa esclusiva e controversa intervista, Le Iene riaprono una ferita mai rimarginata nella società italiana, portando alla luce verità scomode e domande irrisolte.