Israele intensifica le operazioni militari: bombardamenti a Gaza e arresti a Betlemme
Roma – Un’ulteriore ondata di violenza ha colpito la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, con le forze di occupazione israeliane coinvolte in raid aerei e operazioni di polizia che hanno determinato sia vittime tra i civili che arresti di palestinesi.
Nella notte del 14 ottobre, almeno quattro persone sono state uccise e oltre 70 ferite in un bombardamento che ha colpito un accampamento di tende all’interno del complesso dell’ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, situato nel centro di Gaza. Questo attacco rappresenta una brutalità inaudita, con testimoni che riferiscono di soccorritori al lavoro mentre il fumo e le fiamme avvolgono l’area.
Secondo quanto riportato dall’emittente Al Jazeera, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare rapidamente, sottolineando la gravità e l’imprevedibilità della situazione. Video circolati sui social mostrano i soccorritori che tentano di estrarre le persone intrappolate tra le macerie e le fiamme.
Nel frattempo, l’agenzia di stampa Wafa ha riportato che 25 arresti sono stati effettuati dalle forze israeliane nell’area di Betlemme, con operazioni condotte nei villaggi di Al-Asakra, Beit Fajjar, Rakhma e Husan. In un raid distinto a Jaba, vicino a Jenin, altre 17 persone sono state detenute.
La situazione nelle regioni occupate continua a essere instabile e preoccupante. Le azioni militari e le operazioni di polizia israeliane sollevano interrogativi profondi sulla sicurezza e sui diritti dei palestinesi, nel contesto di una crisi che sembra non avere una soluzione in vista.
La comunità internazionale osserva con crescente allerta, temendo che questi eventi possano condurre a nuove escalation di violenza e sofferenza umanitaria.