Debutto di "Di giorno e di notte" al Teatro Biondo di Palermo: un giallo tra memoria e oblio
Mercoledì 16 ottobre, alle ore 21.00, il Teatro Biondo di Palermo ospiterà a distanza di un anno dal successo della sua stagione teatrale, il debutto in prima assoluta dello spettacolo "Di giorno e di notte", scritto e adattato da Beatrice Monroy con la regia di Cinzia Maccagnano. Questa nuova produzione promette di avvincere il pubblico con un racconto che intreccia mistero e introspezione ambientato nel cuore della Palermo del 1993.
Lo spettacolo, che sarà in scena fino al 27 ottobre, vede un cast di talentuosi attori, tra cui Simona Malato e Viviana Lombardo, che daranno vita a Matilde e Carla, due donne legate da una vicinanza sia fisica che emotiva. La loro esistenza è scandita da un terrazzo comune, simbolo di confine e di connessione, che si trasforma in un palcoscenico per i segreti e i dolori che emergono silenziosamente di notte.
La trama si articola attorno a questioni di giustizia e vendetta. Matilde, costantemente in preda all’insonnia, riesce a captare le voci dei vicini, Carla e Roberto, che discutono di un omicidio avvenuto nella loro famiglia. Questa situazione dà vita a un intricato giallo che si svela lentamente, mantenendo lo spettatore in uno stato di suspence fino all’epilogo. La regista Cinzia Maccagnano descrive l’opera come una "lotta tra memoria e oblio", richiamando l’importanza della verità in un contesto sociale tormentato e spesso scosso dalla violenza.
Il testo di Monroy si fa portavoce di una lotta interiore tanto personale quanto collettiva, affrontando tematiche di indifferenza e vulnerabilità che contraddistinguono i protagonisti. "La lotta è volta alla ricerca della verità , che di giorno si nasconde inghiottita dal caos", spiega Maccagnano, evidenziando come le dinamiche di potere e il trauma collettivo affiorino nel buio della notte.
Il contesto storico di Palermo serve da sfondo per una narrazione che mescola nostalgia e critica sociale. Beatrice Monroy, autrice dello spettacolo, riflette sull’indifferenza degli abitanti di questi "palazzoni" costruiti in fretta, creando un parallelo tra l’alienazione dei personaggi e la storia recente della città .
"L’indifferenza e il silenzio diventano una scelta di vita da ciechi," afferma Monroy, invitando il pubblico a riconsiderare le proprie posizioni di fronte alle ingiustizie, siano esse personali o sociali. Attraverso i dialoghi tra Matilde e Carla, lo spettatore viene immerso in un racconto di amicizia, traumi e il potere del ricordo.
Il debutto di "Di giorno e di notte" si configura quindi come un evento imperdibile per tutti coloro che desiderano esplorare la complessità dell’animo umano e le sfide del vivere in una società segnata dalla violenza, dalla speranza e dall’inevitabile ricerca di risposte. La recitazione intensa, insieme a scenografie evocative e un progetto sonoro di grande impatto, promette di rendere questa prima assoluta un’esperienza emozionante e profonda.
Gli spettacoli si alterneranno fino al 27 ottobre nella storica Sala Strehler, creando un’opportunità unica per immergersi in una delle storie contemporanee più evocative delle ultime annate.